Sotto l'albero di Natale gli allevatori italiani potrebbero trovare l'accordo per il prezzo del latte. Lo aspettano inutilmente dal mese di aprile, quando le trattative con Assolatte si sono fermate sotto la soglia dei 30 centesimi per litro, considerata inaccettabile dagli allevatori. Ma da luglio il prezzo del latte “spot”, quello venduto al di fuori da ogni contratto, è in continua crescita. Come si può costatare dalle tabelle pubblicate da Clal, il prezzo del latte sfuso in cisterna è in lenta ma costante crescita, tanto da superare quota 37 centesimi nello scorso novembre. Una lieve flessione si è registrata nelle prime settimane di dicembre, ma a quanto pare non sufficiente ad invertire la tendenza in atto. Forti di questa situazione gli allevatori, per voce delle loro organizzazioni professionali (Coldiretti, Confagricoltura e Cia) hanno invitato Assolatte a riprendere il dialogo nel tentativo di raggiungere un accordo sul prezzo del latte in Lombardia (regione dove si concentra il 40% del latte italiano). Un accordo limitato ai prossimi tre mesi, sino all'apertura della nuova campagna lattiero casearia che prenderà avvio il primo aprile del 2010, ma importante per dare un segnale positivo al settore.

 

Migliorano i formaggi

Invito che è stato accolto dagli industriali del latte e che ha permesso la riapertura di un tavolo di confronto. Un primo incontro si è svolto a Milano presso la sede di Unioncamere Lombardia e sul tavolo della discussione è stato posto come punto di partenza il buon andamento del mercato dei formaggi Dop, Grana Padano e Parmigiano Reggiano in testa. Dopo le continue flessioni di prezzo proseguite per tutto il 2009, dallo scorso settembre le quotazioni hanno invertito il passo, raggiungendo nella prima settimana di dicembre quota 6.85 euro al kg per il Grana Padano di 12/15 mesi di stagionatura e arrivando ad 8 euro al kg nel caso del Parmigiano Reggiano di analoga stagionatura.

 

Export in crescita

A sostenere il prezzo dei formaggi c’è anche il buon andamento dei flussi di export, che secondo i dati Istat ha fatto registrare un aumento dell’1,2% nei primi nove mesi dell’anno. Risultati ancora migliori sono stati ottenuti da Grana Padano e Parmigiano Reggiano (+2,4%). Come evidenzia anche Assolatte, i primi nove mesi dell’anno segnano un altro risultato di rilievo, con un bilancio positivo del saldo import/export, dove il valore delle vendite all’estero sopravanza di 113 milioni il valore dell’import.

 

Risultato vicino

Con il mercato dei prodotti lattiero caseari che volge al meglio, parrebbero esserci dunque buone prospettive per arrivare ad un accordo per il prezzo del latte, obiettivo che è stato mancato per tutto il 2009. Il primo incontro fra rappresentanze dell’industria e degli allevatori è stato, come nelle previsioni, solo interlocutorio. Il clima dell’incontro è apparso costruttivo e si è concluso con la richiesta da parte di Assolatte di approfondire le proposte giunte dagli allevatori. L’impegno è quello di continuare negli incontri per giungere ad una conclusione positiva. Il prossimo appuntamento potrebbe avvenire già entro la fine di questa settimana. E per Natale, secondo gli osservatori più ottimisti, gli allevatori della Lombardia potrebbero già avere la sigla su un accordo per il prezzo del latte per i primi tre mesi del 2010. E Lombardia, si sa, fa da apripista per le altre Regioni.