Dopo l'annuncio da parte del Mipaaf dell'avvenuto sblocco da parte della Corea del sud delle importazioni di mozzarella di bufala campana in seguito all'allarme diossina, anche le associazioni agricole si uniscono alla manifestazione di soddisfazione dichiarata dal ministro Paolo De Castro, seppur con qualche interrogativo in merito.
La Cia (Confederazione italiana agricoltori) ha dichiarato: 'Si tratta di un positivo passo verso la normalizzazione del settore, ora occorre operare con la massima incisività per risanare i danni pesanti subiti dagli allevatori. E' una notizia che accogliamo con soddisfazione e ciò dimostra la validità del lavoro compiuto in queste settimane di piena emergenza per l'intera filiera della mozzarella di bufala. In questa ottica è importante l'incontro di giovedì prossimo promosso dal ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Paolo De Castro, che la Cia aveva sollecitato, per concordare gli indennizzi per gli allevatori colpiti da una pesante crisi'.
La Coldiretti, però, rimane un pò perplessa e solleva alcuni quesiti in merito all'avvenimento: 'Lascia senza parole il fatto che dopo aver dichiarato in conferenza stampa lo scorso 27 marzo che 'la mozzarella di bufala campana non viene esportata in Corea del Sud' il ministro delle Politiche Agricole 'accoglie con soddisfazione la decisione della Corea del sud di riaprire il mercato alla nostra mozzarella di bufala campana. Infatti, il maggior danno al Made in Italy è quello provocato dalla schizofrenia con cui le autorità nazionali e comunitarie stanno affrontando gli eventi con il susseguirsi di dichiarazioni contraddittorie che creano confusione e provocano danni incalcolabili agli allevatori e ai consumatori'.
'Siamo soddisfatti delle decisione della Corea del Sud, ma', conclude la Coldiretti, 'è legittimo chiedersi: 'in Corea la mozzarella di bufala la esportiamo o no?'.