Le importazioni in Italia dei prodotti del settore cerealicolo nei primi nove mesi del 2009 si confermano in aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente passando da 7,5 a 7,8 milioni di tonnellate (+4,2%).
L’aumento complessivo di 316.000 tonnellate è dovuto in particolare alle quantità importate di frumento: grano tenero (+486.000 t) e grano duro (+378.000 t). Risultano invece in diminuzione gli arrivi dall’estero di mais (-150.000 t) e sorgo (-305.000 t). Per quanto riguarda il riso, considerato nel suo complesso (risone, semigreggio, lavorato, rotture), l’import ammonta a 114.188 tonnellate, in diminuzione di circa 51.000 tonnellate rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Si riducono le importazioni dagli Stati Uniti (-28.600 t), Pakistan (-14.000 t), India (-9.200 t) e Thailandia (-8.400 t); risulta invece un aumento da Portogallo (+8.000 t) e Francia (+7.400 t).
Le esportazioni sono risultate in diminuzione di 187.000 t rispetto al 2008 (-6,6%). Si riducono le esportazioni dall’Italia dei cereali in granella (-203.000 t) e dei mangimi a base di cereali (-13.000 t). In aumento le quantità vendute all’estero dei prodotti trasformati/sostitutivi (+73.000) e delle paste alimentari (+11.000 t). Le esportazioni di riso considerato nel complesso (riso lavorato a fondo, semilavorato, semigreggio e risone) diminuiscono di 85.000 tonnellate, soprattutto quelle destinate a Belgio (-40.000 t), Turchia (-38.000 t) e Germania (-25.000 t).
I movimenti valutari relativi all’import/export hanno comportato un esborso di valuta pari a 1794,4 milioni di Euro (2345,2 nel 2008) ed introiti per 1920,7 milioni di Euro (2191,2 nel 2008). Pertanto il saldo valutario netto è pari a +126,3 milioni di Euro, contro -154,0 milioni di Euro nel 2008.
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Fonte: Anacer - Associazione nazionale cerealisti