Il settore agroalimentare siciliano è uno dei più importanti del nostro Paese e si è dimostrato capace di reggere l'urto delle conseguenze economiche della pandemia.

Dalle tradizionali filiere agricole ed agroalimentari inevitabilmente si producono scarti e sottoprodotti, la maggior parte dei quali, pur essendo risorse, rischiano di divenire rifiuti. Per la Sicilia, il processo di produzione di biogas e biometano è una valida alternativa per la valorizzazione di queste biomasse, in un'ottica di economia circolare.

Il progetto Fertimed, finanziato dal Psr Sicilia 2014-2020, attuato dal Gruppo operativo digestato, si propone di introdurre l'uso del digestato (il sottoprodotto del processo di digestione anaerobica) in diversi contesti aziendali. L'obiettivo è ridurre i concimi di sintesi e migliorare la fertilità dei suoli siciliani, spesso soggetti al rischio di desertificazione.

Il digestato è una matrice caratterizzata da una certa omogeneità rispetto alle biomasse avviate all'impianto di biogas. Mantiene i principali elementi della fertilità (NPK e praticamente tutti i meso e microelementi) e la quota di carbonio organico a minore degradabilità che non si è trasformata in metano o CO2, e quindi più stabile anche quando ritorna al suolo.

Il Go digestato sta sperimentando un sistema integrato di trattamento e utilizzo del digestato che si basa sulla microfiltrazione e distribuzione in fertirrigazione del digestato microfiltrato, su colture arboree tipiche dell'ambiente mediterraneo: agrumi e fico d'India.

La principale innovazione consiste nella microfiltrazione, un trattamento non complesso né particolarmente costoso che permette di escludere dalla frazione liquida del digestato le particelle di diametro superiore a qualche decina di micrometri; tipicamente 40-50 micrometri che, per dare un'idea, rappresentano le dimensioni di tre globuli bianchi.

Impianto di microfiltrazione
Impianto di microfiltrazione per il trattamento del digestato
(Fonte foto: Fertimed)

La microfiltrazione del digestato è già stata sperimentata in altri contesti (Goi digestato 100% della Regione Emilia Romagna) con risultati soddisfacenti in quanto evita l'intasamento dei sistemi di fertirrigazione con ugelli, come i pivot o le ali piovane, ma anche con gocciolatori come le manichette.

Fertimed sta sperimentando il digestato in quattro diverse aziende nelle province di Catania, Enna, Ragusa e Siracusa. Nel corso del 2020 e 2021 si è installato e attivato il microfiltro presso l'azienda Ab Group, capofila del Gruppo operativo, e sono stati avviati tre impianti di fertirrigazione ad ali gocciolanti su aranceti e due su fico d'India.

Fertirrigazione su agrumi
Fertirrigazione con digestato microfiltrato in ali gocciolanti su agrumi
(Fonte foto: Fertimed)

Fertirrigazione su fico d'india
Fertirrigazione con digestato microfiltrato in ali gocciolanti su fico d'India
(Fonte foto: Fertimed)

Le attività di Fertimed proseguiranno anche nei prossimi due anni e prevedono dalla valutazioni della convenienza economica alla realizzazione degli investimenti, dell'accettabilità sociale e della disponibilità a pagare da parte degli agricoltori per impiegare il digestato. Inoltre, si valuterà la qualità dei frutti di arancio e del foraggio di fico d'India ottenuti dai campi sperimentali.

Giornate in campo ed eventi dimostrativi verranno organizzati per divulgare i risultati del progetto. Segui la pagina Facebook dedicata al progetto, visita il sito web dedicato o chiedi maggiori informazioni al contatto: info@progettofertimed.it

Progetto Fertimed
(Clicca sull'immagine per ingrandirla)
Le innovazioni della misura 16 del Psr
Piccoli progetti che cambiano dal basso l'agricoltura italiana

Questo articolo fa parte delle collezioni: