In questa ottica sono stati fissati obiettivi concreti che comprendono la riduzione del 50% dell'uso di agrofarmaci chimici ed antimicrobici per gli animali di allevamento e acquacoltura, la riduzione del 20% di impiego di fertilizzanti e la destinazione del 25 % dei terreni agricoli all'agricoltura biologica.
Si tratta di un programma ambizioso, ma necessario: non si intravede futuro senza radicali cambiamenti e preoccupano le conclusioni della relazione tecnica diffusa di recente dal Centro comune di ricerca (Ccr), servizio scientifico interno della commissione, ovvero che la strategia Farm to Fork potrebbe determinare una riduzione senza precedenti della capacità produttiva dell'agricoltura europea e del reddito degli agricoltori.
Lo studio avrebbe infatti previsto un calo della produzione agricola tra il 5% e il 15% rispetto ai livelli attuali, una contrazione delle esportazioni, un peggioramento del deficit commerciale dell'UE, con un impatto negativo anche per i consumatori che si potrebbero confrontare con un aumento medio dei prezzi dell'ordine del 10%.
Per contro, con riferimento alla concimazione, evidenze dimostrano come i concimi organo minerali complessi ad alto titolo di carbonio umificato consentano all'agricoltore di aumentare la sostenibilità, rispettando i parametri Farm to Fork, senza compromettere le rese per ettaro delle colture, preservando così la capacità di generare cibo per la popolazione mondiale in crescita e allo stesso tempo la redditività.
Una sperimentazione effettuata già negli anni 90 ha evidenziato la maggiore efficienza dei concimi organo minerali ad alto titolo di carbonio umificato nei confronti dei concimi minerali e di sintesi. (Fonte: A. Benedetti, S. Canali – Istituto Sperimentale per la Nutrizione delle Piante, Roma – Terra e Vita – 1996). Questo lavoro, effettuato in condizioni di laboratorio, è stato largamente confermato dai risultati delle applicazioni in campo dei fertilizzanti Unimer, che hanno sempre dimostrato la loro elevata efficienza nutrizionale.
La maggiore resa agronomica delle unità fertilizzanti distribuite con i concimi organo minerali Unimer, protette dalle matrici organiche altamente umificate, è dovuta principalmente alla riduzione delle perdite legate a fenomeni di lisciviazione, insolubilizzazione, retrogradazione e fissazione degli elementi nutritivi.
Con i concimi organo minerali Unimer si può ottenere un'efficienza superiore del 30% per l'azoto e il potassio e addirittura del 100% per il fosforo. Un guadagno di efficienza che è registrabile in varia misura anche per i meso e microelementi.
Unimer effettua continuamente un'intensa attività di sperimentazione in collaborazione con i principali enti di ricerca e centri di saggio allo scopo di ottimizzare l'impiego dei propri prodotti sulle diverse colture. Per la coltura del frumento ha una collaborazione pluriennale con Horta, azienda che si occupa di consulenza e ricerca nel settore agroalimentare.
Le prove commissionate ad Horta negli ultimi anni hanno avuto l'obiettivo di verificare la possibilità di ridurre le unità fertilizzanti e diminuire il numero di interventi necessari per effettuare la concimazione del frumento.
Analizzando i dati medi rilevati nell'ultimo triennio, possiamo affermare che l'applicazione della concimazione di copertura, effettuata in un'unica soluzione in pieno accestimento della coltura, non presenta risultati statisticamente differenti dall'applicazione effettuata in due riprese (pieno accestimento e inizio levata) anche se confrontata all'applicazione dei concimi minerali di sintesi con un maggior impiego di unità fertilizzanti. Le produzioni ad ettaro ottenute nelle tesi concimate con le migliori soluzioni Unimer (88,9 q.li/ha con 119 unità di N distribuite) sono tendenzialmente in linea con quelle ottenute con la concimazione standard di confronto (88,8 q.li/ha con 173 unità di N distribuite).
L'utilizzo dei fertilizzanti Unimer per la concimazione del frumento, grazie alla protezione dei nutrienti garantita dalla reazione degli elementi nutritivi con la sostanza organica umificata con cui sono formulati, permette di effettuare meno interventi di concimazione rispetto a quelli necessari per i concimi minerali.
Ne consegue un notevole vantaggio economico ed ambientale legato al minor numero di interventi e ai minori input chimici necessari alla coltura senza intaccare la redditività per il cerealicoltore.
Gli ottimi risultati registrati dalle tesi concimate con i fertilizzanti Unimer sono stati ottenuti con l'utilizzo dei concimi organo minerali ad elevata efficienza Winner NP (Mg) 11-25 (2) o Spiga d'oro NP (Ca) 8-18 (8) in pre semina e Super Azotek N 32 S (7) in copertura, da sempre le combinazioni vincenti per la concimazione di frumento duro e tenero, apprezzate per affidabilità e rendimento e risultati eccellenti al raccolto.
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Fonte: Unimer