Ci sono grandi preoccupazioni sulla possibilità di poter continuare a mantenere le esportazioni delle colture orticole da seme verso i paesi extra europei. In particolare, è sempre più critica la possibilità di poter conciare le sementi da destinare all'export con prodotti fitosanitari e quindi di fornire le necessarie garanzie fitosanitarie che i paesi terzi richiedono al momento dell'acquisto. Il problema è sempre stato sentito, specie per la limitata disponibilità di prodotti fitosanitari autorizzati sulle colture da seme.
Negli ultimi anni, con grandi difficoltà e facendo pesantemente ricorso all'applicazione dell'articolo 53 del Reg. 1107/2009, si era riusciti a ottenere autorizzazioni eccezionali all'impiego di prodotti fitosanitari normalmente non impiegabili in Italia sulle colture interessate, ma le recenti revisioni comunitarie, che hanno portato al ritiro dal mercato di numerose sostanze attive utilizzate per la concia, hanno compromesso la situazione. E' necessario un intervento chiarificatore da parte delle autorità comunitarie competenti per risolvere il problema, ma purtroppo le decisioni che si stanno prendendo, come traspare dalle nuove linee guida comunitarie in discussione, rischiano di peggiorare ulteriormente la situazione. Si rischia quindi di compromettere il futuro commerciale di una settore che in Italia interessa circa 30mila ettari e che, a seguito di un virtuoso processo di qualificazione professionale e di ottimizzazione dell'organizzazione dell'intero settore, si sta ulteriormente diffondendo con interessanti risultati per i produttori agricoli.
Questo quanto emerso nel corso di tutti gli interventi che sono stati presentati al convegno sul Bilancio Fitosanitario 2020 e 2021 delle colture orticole da seme, che si è tenuto giovedì 21 ottobre 2021, via webinar. Durante l'incontro, organizzato da Aipp, Giornate Fitopatologiche e Regioni - e aperto da un interessante intervento da parte del direttore di Assosementi Alberto Lipparini - sono stati presentati i bilanci fitosanitari da parte delle Regioni Abruzzo (relatore Domenico D'Ascenzo) e Marche (relatore Sandro Nardi e Angela Sanchioni). Nel corso del dibattito, coordinato dal presidente dell'Aipp Gianfranco Romanazzi, è stato poi raccolta la situazione fitosanitaria da parte della Regione Emilia Romagna, presentata da Loredana Antoniacci.
Rimanendo agli aspetti fitosanitari, va segnalato che le ultime due annate si sono concluse senza particolari criticità per le colture, con un 2020 caratterizzato da qualche criticità tra le malattie e un 2021 che invece, a causa delle alte temperature e dei lunghi periodi di siccità, è stato più favorevole ai fitofagi. Molto intensa è stata l'attività dei Servizi Fitosanitari Regionali che sono impegnati in un proficuo lavoro di controllo e monitoraggio degli organismi regolamentati definiti negli allegati riportati nel Regolamento Ue n. 2071 del 2020. Limitate le intercettazioni che sono state riscontrate a garanzia della buona qualità complessiva delle produzioni italiane.
Nelle Marche sulle brassicacee i problemi principali del 2020 sono stati a carico dell'alternaria, mentre nel 2021 il problema più grave è stato provocato dal punteruolo dello stelo.
Su cipolla vanno segnalati alcuni danni provocati da fusarium e aspergillus, mentre su carota si segnala la presenza di Candidatus liberibacter solanacearum che ha creato qualche difficoltà in fase di esportazione.
In Abruzzo, i pochi i problemi riscontrati hanno riguardato l'apion su medica, mentre non si sono avuti problemi da parte del clavibacter e del Ditylenchus dipsaci.
Per quel che riguarda l'Emilia Romagna, molto impegnata anche nelle produzioni di sementi per le colture cerealicole e per la barbabietola, confermati alcuni cali produttivi nel 2021, provocati per lo più dall'andamento climatico caldo e siccitoso, mentre per quel che riguarda gli aspetti fitosanitari da evidenziare solo una continua presenza del lisso sulla bietola, una diffusa presenza di afidi e qualche presenza di mosca sulle brassicacee. Da evidenziare che per andare incontro alle lamentele degli apicoltori e per favorire la sinergia con i produttori di sementi, nel 2019 è stata rivista la legge sul divieto all'impiego degli insetticidi in fioritura, con una eccezione per quel che riguarda l'impiego del Bacillus thuringiensis.
Nei prossimi giorni le relazioni presentate nel corso del convegno sulle orticole da seme saranno disponibili sui siti dell'Aipp e delle Giornate Fitopatologiche, come pure la registrazione dell'incontro, mentre una sintesi delle relazioni verrà presentata alle prossime Giornate Fitopatologiche che si terranno nel 2022 tra il 15 e il 18 marzo a San Lazzaro di Savena (Bologna).
Giovedì 28 ottobre si terrà il prossimo incontro sui bilanci fitosanitari che avrà per tema le malattie del melo.
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26 ottobre 2021 Difesa e diserbo