Ora con il 2020 dovrà entrare in vigore il nuovo Pan, che sarà in vigore per i prossimi cinque anni e che questa estate ha visto la pubblicazione della bozza proposta dal Mipaaf.
La bozza
La bozza pubblicata questa estate presenta un piano di azione che vuole consolidare e perfezionare gli obiettivi raggiunti (o che si è provato a raggiungere) nei cinque anni passati indicando priorità, obiettivi generali e obiettivi specifici.Priorità
Una delle priorità del nuovo Pan è innanzitutto quella di realizzare un coordinamento e un dialogo tra tutte le istituzioni e i soggetti coinvolti, dal ministero alle regioni, dalle autorità locali al Comitato tecnico scientifico per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari.In quest'ottica è prevista anche una armonizzazione nelle procedure di rilascio delle abilitazioni all'uso dei fitofarmaci e la creazione di una banca dati nazionale.
Altra priorità infatti è e resta quella della comunicazione e dell'informazione sui rischi legati all'uso dei fitofarmaci, rivolta sia ai cittadini sia agli utilizzatori, ai venditori e ai consulenti per i quali viene mantenuto l'obbligo della formazione.
Particolare attenzione è data alla tutela delle aree protette, delle acque, delle api e degli impollinatori, cercando di creare sinergie con le normative europee già esistenti (come le aree Natura 2000, la direttiva habitat, la direttiva acque e la direttiva uccelli) usando anche le risorse previste dalle misure agroambientali per garantire un uso razionale dei fitofarmaci.
Infine, le altre due priorità individuate sono quelle di promuovere la ricerca finalizzata a ridurre l'uso dei fitofarmaci e di individuare strategie alternative e quella di tutelare la salute della popolazione, in particolare dell'esposizione accidentale ai fitofarmaci nelle aree vicine a quelle agricole e ovviamente in quelle abitate.
Obiettivi
La bozza del nuovo Pan si pone due tipi di obiettivi: generali e specifici.Gli obiettivi generali sono la riduzione dell'impatto dei fitofarmaci sulla salute umana, sull'ambiente e sulla biodiversità, la protezione della popolazione degli utilizzatori dei prodotti fitosanitari, la protezione delle risorse idriche, la promozione della difesa integrata e dell'uso di strategie di controllo alternative, la diffusione dell'agricoltura integrata e dell'agricoltura biologica.
Da qui gli obiettivi specifici proposti che sono:
- l'aumento, rispetto al 2017, del 30% della superficie agricola condotta con il metodo della produzione integrata;
- l'aumento del 60% della superficie agricola condotta con il metodo dell'agricoltura biologica;
- l'aumento dell'80% della superficie agricola condotta con il metodo dell'agricoltura biologica nelle aree naturali protette e nei Siti Natura 2000;
- ridurre del 20% il commercio delle sostanze attive candidate alla sostituzione (cioè che si prevede di vietare appena ce ne sia la possibilità tecnica) rispetto al periodo 2016-2018;
- ridurre del 10% le quantità di sostanze attive di prodotti fitosanitari immesse in commercio considerate prioritarie (cioè che sono particolarmente rilevanti per l'inquinamento soprattutto delle acque) e pericolose prioritarie (cioè che oltre a essere prioritarie sono anche pericolose);
- di avere non più dell'1% dei campioni di alimenti di origine vegetale con residui di sostanze attive di prodotti fitosanitari non conformi ai requisiti europei;
- di far sì che almeno il 25% degli utilizzatori professionali di fitofarmaci nelle aree protette abbiano una formazione aggiuntiva specifica riguardante la tutela della biodiversità;
- di avere meno dello 0,5% dei campioni che presentano sostanze attive prioritarie e pericolose prioritarie in concentrazioni più alte di 0,1 microgrammi/l nelle acque superficiali;
- di avere meno dello 0,5% di campioni che presentano sostanze attive candidate alla sostituzione in concentrazioni superiori allo 0,1 microgrammi/l nelle acque superficiali.
Consultazione pubblica
Una bozza che ha ovviamente dato vita ad opinioni e prese di posizioni a volte opposte da parte di chi lo ha ritenuto troppo "ecologista" o da chi lo ha considerato "troppo permissivo" o non adeguato.Ma queste opinioni hanno avuto la possibilità di diventare proposte concrete con la consultazione pubblica lanciata dal ministero alla fine di luglio del 2019 per raccogliere le osservazioni alla bozza che si è conclusa il 15 ottobre scorso.
A che punto siamo
Ad oggi, con la bozza pubblicata e la consultazione pubblica conclusa, si attende la pubblicazione da parte del ministero della lista delle osservazioni pervenute.Dopo di che inizierà la fase di valutazione delle osservazioni e la stesura del testo del Pan definitivo.
Attualmente la pagina ufficiale del Mipaaf dedicata al Pan e alla consultazione pubblica è ferma all'ultimo aggiornamento del 31 luglio 2019. Si aspettano quindi i prossimi passi che si spera arrivino il più presto possibile.
Pan, se ne parla a Fieragricola
Del Piano di azione nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari si parlerà il prossimo 30 gennaio, in occasione di Fieragricola, grazie al convegno "Come cambia l'agricoltura sostenibile dal 2020 - Pan e difesa a basso impatto ambientale" organizzato da Image Line.Scopri il programma nel dettaglio visitando questa pagina.
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