A tre mesi dalla comunicazione che ha confermato la non cancerogenicità del glifosate (qui c’è anche un video), l’Agenzia europea per le sostanze chimiche (Echa) ha trasmesso ufficialmente alla Commissione europea il risultato dettagliato della sua valutazione (le “motivazioni della sentenza”), facendo ripartire l’orologio della procedura di rinnovo dell’approvazione europea del più celebre erbicida al mondo.
Ora il termine entro cui i rappresentanti delle autorità preposte all’autorizzazione dei prodotti fitosanitari nei 28 paesi Ue dovranno pronunciarsi per concedere o meno il rinnovo dell’approvazione del glifosate è il 15 dicembre 2017, sei mesi dopo la trasmissione ufficiale del parere Echa sulla classificazione, avvenuta il 15 giugno scorso.
 

Per il glifosate nessun “uomo che esplode”

Il Rac (Risk assessment committee) in seno all’Echa è stato più benevolo della Germania che ha effettuato la valutazione preliminare: la proposta di attribuire al glifosate il simbolo “dell’omino che esplode”, per via della possibilità di provocare danni agli organi bersaglio in seguito a esposizione ripetuta, è stata considerata inappropriata e non rispondente alla documentazione esaminata. Alcuni aspetti critici (irritazione delle vie respiratorie) sono stati ritenuti attribuibili all’amina di sego poliossietilata, ormai bandita da tutti i formulati in commercio. Sono quindi rimaste l’irritazione oculare (gravi danni oculari – H318) e la frase ambientale (H411 – tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata).
 

Ora è rimasta ancora l’Efsa per le proprietà di perturbatore endocrino

Alla fine di agosto, alla luce anche dei criteri appena approvati, l’Efsa dovrà pronunciarsi in merito alle proprietà di perturbatore endocrino del glifosate, sbloccando finalmente l’annosa questione.

Approfondimenti per studiosi, addetti ai lavori o semplicemente curiosi
  • Sito dell’Echa riportante il dettaglio della valutazione sulla classificazione del glifosate.