Entro poche settimane inizieranno gli acquisti degli erbicidi da utilizzare su frumento nella prossima campagna diserbi per il frumento. Consigli tecnici, però, ne danno già in tanti. Chi ama gli interventi precoci, chi quelli a metà accestimento, chi "da - a". Non mancano nemmeno i riferimenti al numero di foglie vere della coltura.
Niente del genere nei paragrafi a seguire. La disamina che seguirà si prefigge come unico risultato quello di offrire una carrellata generale delle sostanze attive registrate in Italia che abbiano almeno una registrazione autorizzata e a catalogo, almeno per quanto risulta dalla Banca Dati Fitogest.com.
 
Le singole sostanze attive sono state raggruppate in ottica di "famiglia" chimica e/o di modo d'azione. Ciò può essere utile anche per ragionare in termini di strategie antiresistenza, tematica sempre più sensibile con il passare del tempo.
Diverse puntate di questo filone saranno dedicate ad altrettante famiglie, al fine di giungere al momento topico dei trattamenti con un insieme di riassunti bibliografici esaustivi.
 
A titolo puramente esemplificativo sono anche citati alcuni formulati commerciali, in modo da permettere ai lettori di abbinare le sostanze attive a qualche marchio commerciale conosciuto.
Per la visione di tutti i formulati commerciali disponibili per ogni singola sostanza attiva riportata nell'articolo è comunque possibile cliccare sul nome delle materie attive e accedere alle specifiche pagine di Fitogest.com.
L'elevato numero di prodotti commerciali in circolazione rende impossibile infatti riportare tutti i nomi in un articolo. Per questa funzione, in fondo, esiste già la banca dati...
 
Ormonici: veterani mai domi
 
Vecchi, forse. Ma sembra che a nessuno venga in mente la follia di mandarli in pensione.
Si parla di 2,4-D (da estere o da sale), di 2,4-DB (da sale),di  mcpa (da estere o sale),  di mcpp (da estere o sale).
Queste molecole appartengono al gruppo "HRAC O" ed esercitano un'azione auxinosimile sulle infestanti.
Specificatamente dicotiledonicidi, possono essere commercializzate da sole (Tripion E di Sipcam) o in miscela con altre sostanze attive, come ioxinil (Allegory Gold di Basf), oppure con tribenuron metile (Granstar Power Sx di DuPont).
Ancora, sono disponibili miscele con con clopiralid e fluroxipir (Manta Gold, registrazione di Dow distribuita da Syngenta).
 
Piccole differenze, risultati ottimali

 
Le diverse sostanze attive che compongono la famiglia degli "ormonici" mostrano caratteristiche fra loro parzialmente sovrapposte, ma che vanno sfruttate in modo ragionato e puntuale.
Contro infestanti come Veronica e Galium l'mcpp appare avere in effetti una marcia in più rispetto ai cugini.
Sia come sia, gli ormonici sono erbicidi selettivi adatti al controllo di infestanti a foglia larga e rappresentano una valida alternativa in caso di presenza di malerbe divenute nel frattempo resistenti alle usuali solfoniluree e ai prodotti comunque classificabili come Als.

Tipiche soluzioni di post-emergenza, vengono assorbiti per via fogliare e traslocati al resto della pianta.
La loro funzione è quella di turbare la differenziazione dei tessuti, interferendo con il normale sviluppo delle cellule ed inibendo così la crescita delle piante.

Sali ed esteri hanno caratteristiche differenti, sebbene la formulazione stessa del prodotto possa contribuire molto su parametri come efficacia, selettività e stabilità. Inoltre, la diatriba su quale delle due forme sia migliore ondeggia a seconda dell'interlocutore commerciale con cui si parli. Le scuole di pensiero, su questo tema, sono infatti discordanti. Può capitare infatti di trovare da un lato Ariane II di Dow, basata su clopiralid, fluroxipir e mcpa da sale, e dall'altro Manta Gold, sempre di Dow ma distribuita da Syngenta, che a clopiralid e fluroxipir unisce mcpa da estere, sebbene miscelati in rapporti differenti rispetto ad Ariane II.
È comunque comunemente accettato che gli esteri mostrino una maggiore lipofilia rispetto ai sali e che quindi tendano a resistere maggiormente al dilavamento.

La persistenza nel terreno può variare da 2-3 settimane  per l'mcpa ai 2-4 mesi del 2,4-D.
Anche la volatilità risulta differente: mcpa appare più volatile di mcpp. Se a questo si aggiunge l'elevata attività biologica di mcpa sulle colture frutticole e sulla vite, ne consegue l'invito a un'estrema prudenza al momento del diserbo, il quale deve avvenire in assenza di vento e adottando ogni accorgimento atto a diminuire la possibile deriva del prodotto.