Addio al trifluralin?
Nella riunione dello Standing Committee on the Food Chain and Animal Health (sezione Plant Protection Products: legislation) tenutasi a Bruxelles il 10-11 maggio scorso è stato bocciato il ritorno sul mercato del celeberrimo erbicida trifluralin, “non iscritto” in Europa ancora nel settembre del 2007 e conseguente revoca dei formulati nel successivo marzo 2008. La documentazione integrativa presentata nel luglio del 2008 dalla Trifluralin Task force allo stato relatore Grecia non è stata infatti sufficiente a risolvere le criticità, principalmente di natura ambientale, alla base della revoca europea della sostanza. Ricordiamo che la “non iscrizione” del Trifluralin è stata votata a maggioranza qualificata (33 voti contrari e 23 stati membri favorevoli su 27) nella riunione del 15-16 marzo 2007 dello Standing Committee on the Food Chain and Animal Health. Il tanto auspicato ritorno sul mercato europeo del trifluralin, che ad esempio è ancora autorizzato negli Stati Uniti (114 registrazioni attive), in Canada (18 registrazioni attive) e Australia (58 registrazioni attive), non solo dovrà attendere ancora, ma forse non avverrà mai.
1,3-dicloropropene: gli stati membri contro la Commissione Europea. Si finirà al consiglio?
Situazione di stallo per il celebre fumigante che ha recentemente ricevuto l'autorizzazione eccezionale in Italia. La Commissione Europea, sulla base delle risultanze dell'esame della documentazione integrativa presentata nel giugno del 2008 dai notificanti Dow Agrosciences e Kanesho Soil Treatment, ha sottoposto al voto degli stati membri una decisione di “non iscrizione” della sostanza attiva. Ovviamente il blocco dei paesi mediterranei, Italia compresa, si è manifestato contrario alla decisione, causando il rinvio del voto, in quanto non avrebbe raggiunto la maggioranza qualificata. Si prospettano quindi scenari già visti: se la situazione di blocco persisterà la decisione potrebbe essere demandata al Consiglio dell'Unione Europea. Se anche questa istituzione non troverà una sintesi entro tre mesi, la decisione tornerà alla Commissione, che a questo punto potrà applicarla prescindendo dal voto dei paesi membri (ne abbiamo ampiamente dibattuto nel 2009). Visto che nel caso di altri prodotti molto importanti per le agricolture mediterranee come gli oli minerali la “quadratura del cerchio” si è trovata proprio al Consiglio, il nemico numero uno dei fitoparassiti del suolo ha ancora ottime chances per essere nuovamente autorizzato in Europa.
“Nuove” autorizzazioni
Il fluoruro di solforile, autorizzato da oltre quaranta anni in tutto il mondo per la protezione delle strutture contro le termiti e gli insetti xilofagi, è stato approvato in Europa anche come agrofarmaco per la disinfestazione delle derrate immagazzinate: un'altra ben collaudata alternativa al bromuro di metile ora disponibile anche nel settore agricolo.
Approvazione europea anche per FEN 560 (fenugreek), un fungicida antioidico per la vite, derivato dai semi del “fieno greco” pianta foraggiera e di comune utilizzo in erboristeria. La sostanza attiva, commercializzata con la denominazione autoesplicativa 'Stimulia' stimola appunto le difese naturali della pianta a contrastare la malattia.
Estensioni
Votata all'unanimità l'estensione d'uso per il celebre fungicida triazolico Penconazolo, che per problemi ecotossicologici era stato inizialmente limitato al solo utilizzo in serra. La documentazione integrativa presentata è stata infatti giudicata sufficiente a rimuovere la limitazione, giusto un mese prima della sua entrata in vigore. Resta il giallo se gli stati membri, che dovrebbero applicare la citata restrizione a partire dal prossimo 1° luglio, potranno adottare soluzioni di buon senso lasciando inalterate le etichette dei prodotti o se dovranno pedissequamente applicarla e poi immediatamente rimuoverla. Molto dipenderà dalle tempistiche che riporterà il provvedimento appena votato, e che ovviamente non è stato ancora reso pubblico.
Nuovi ceppi di microrganismi
Il gruppo di lavoro ha approvato l'ampliamento dell'autorizzazione europea dei virus della Granulosi della Cydia pomonella e della Poliedrosi Nucleare della Spodoptera exigua a due ulteriori ceppi, giudicati di rischio inferiore o equivalente a quelli già citati nelle direttive di iscrizione (2008/113/CE per Granulosi della Cydia pomonella e 2007/50/CE per il virus della Spodoptera exigua) nell'allegato 1 della direttiva 91/414.
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Agronotizie