La peronospora è una delle più gravi patologie della vite europea (Vitis vinifera). Fu segnalata per la prima volta in Europa nel 1878, dove probabilmente fu importata dall’America attraverso il materiale di propagazione resistente alla fillossera. Plasmopara viticola, l’oomicete agente causale della malattia, penetra nei tessuti dell’ospite attraverso le aperture stomatiche e colpisce quindi tutti gli organi erbacei della vite su cui sono presenti gli stomi.
Gli attacchi ai grappoli possono portare ad una consistente perdita di produzione, mentre i danni alle foglie determinano anche una perdita di qualità dovuta ad una riduzione dell’attività fotosintetica e quindi dell’accumulo di zuccheri ed aromi. Il volume “La peronospora della vite”, curato dagli autori Ilaria Pertot, Davide Gobbin, Silvia Dagostin, Alessandro Ferrari e Cesare Gessler, descrive alcune recenti acquisizioni nella conoscenza del ciclo biologico del patogeno, riporta una chiara descrizione di come gestire l’uso del rame per non superare le soglie massime ammesse dall’Unione europea, elenca le alternative al rame presenti attualmente sul mercato, con i loro limiti nell’efficacia e presenta alcuni risultati di prodotti sperimentali innovativi, che potrebbero rappresentare le future alternative al rame.

L’approfondimento della conoscenza sui meccanismi naturali, che regolano il rapporto fra le popolazioni del patogeno e l’agro-ecosistema e lo sviluppo di strategie innovative e metodi di difesa, potranno fornire degli strumenti aggiuntivi per l’ottenimento di una viticoltura di sempre maggiore qualità. Questo libro ha l’obiettivo di fornire conoscenze tecniche per aiutare l’agricoltore nella scelta delle strategie ottimali nella difesa contro la peronospora nel vigneto biologico e nel contempo di presentare ricerche, innovazioni ed esperienze frutto di diverse attività effettuate presso l’Istituto agrario di S. Michele all’Adige dall’Unità di Difesa delle colture e selezione sanitaria e dal Centro SafeCrop.


La pubblicazione è disponibile:
1. Gratuitamente presso il Centro SafeCrop dell'Istituto Agrario di S. Michele all'Adige;

2. Compilando la richiesta ("Modulo richiesta delle pubblicazioni gratuite"), indicando quali pubblicazioni si desiderano e inviandola, assieme al corrispondente francobollo di posta prioritaria per i costi di spedizione, al
Centro SafeCrop,
Istituto Agrario di S. Michele all'Adige, via Mach 1, S. Michele all'Adige (TN) 38010.

3. On line su: http://www.safecrop.org/italian/output/free_publications.html

Il Centro SafeCrop

SafeCrop è un centro per la ricerca e lo sviluppo di sistemi per la protezione delle piante a basso impatto sull’ambiente e sulla salute del consumatore ed è ospitato dall’Istituto Agrario di San Michele all’Adige (Trentino). Per divulgare i risultati raggiunti in quasi quattro anni di attività, SafeCrop ha creato una collana di pubblicazioni gratuite dedicate all’imprenditore agricolo e al personale tecnico. I libretti presentano gli ultimi aggiornamenti sulla biologia ed epidemiologia di vari patogeni che interessano la vite e la fragola, le strategie a basso impatto impiegabili in agricoltura biologica e i risultati di alcune sperimentazioni effettuate in Trentino e in altre regioni italiane.