La cooperazione tra gli scienziati impegnati nella ricerca di una nuova fonte di energia rinnovabile e potenzialmente inesauribile e i centri europei di supercalcolo promette di accelerare i lavori grazie ai quali si potrebbe arrivare a coprire il fabbisogno energetico del pianeta.
La Commissione europea ha annunciato che darà a tutti gli scienziati che lavorano in Europa alla fusione nucleare, la quale sfrutta l'energia prodotta da reazioni simili a quelle che avvengono nel sole, un accesso dedicato a Deisa, la rete dei più avanzati centri europei di supercalcolo.
Ciò consentirà agli scienziati di portare a termine una parte complessa del loro lavoro, quali le simulazioni di funzionamento di un reattore a fusione.
L'Unione europea ha stanziato un fondo di 26 milioni di euro per il periodo 2004 -2011 a favore del consorzio Deisa, l'infrastruttura europea per il calcolo HPC distribuito, la quale fa uso di GÉANT (MEMO/08/133), la più grande rete mondiale di calcolatori, per condividere l'enorme volume di dati e le capacità di calcolo dei supercalcolatori europei. Gli scienziati partecipano al progetto mondiale di ricerca ITER (termine latino per 'percorso'), la cui finalità è dimostrare le potenzialità della fusione nucleare quale fonte di energia pulita, sicura e durevole. Le possibili fonti di combustibile utilizzabili per la fusione sono largamente disponibili e un solo grammo di esse potrebbe fornire tanta energia quanta ne è prodotta da 11 tonnellate di carbone. La Commissione promuove l'accesso dei ricercatori alle strutture europee di supercalcolo al fine di contribuire ai lavori di ITER, il progetto sperimentale di fusione nucleare a livello mondiale che si sta portando avanti in Francia.
 
Per saperne di più, clicca QUI.