Il consiglio dell'Unione europea ha detto no alle proposte di 'flessibilità' in fatto di costi relativi al pacchetto clima-energia, avanzate dal ministro all'Ambiente italiano, Stefania Prestigiacomo ed ha rimandato a dicembre le decisioni.
Intanto, il presidente francese Nicolas Sarkozy ha ritenuto 'irresponsabile' il comportamento del Governo italiano. Il pacchetto legislativo su clima ed energia, ha chiarito Sarkozy, sarà approvato a dicembre come previsto con la procedura di 'codecisione', vale a dire a maggioranza qualificata in Consiglio Ue e con un compromesso con il Parlamento europeo.

Dura la replica della Prestigiacomo al forte intervento del ministro francese: 'L'Italia non ha alcuna intenzione di fare passi indietro nella lotta al cambiamento climatico, ma non può accettare un pacchetto 'chiuso', deciso senza un reale confronto. Il provvedimento 20-20-20 è stato ampiamente discusso ed emendato dall'Europarlamento e l'Italia ha già ottenuto ampi sconti rispetto alla cornice generale degli impegni. Di drammatico', ha aggiunto il ministro, 'c'è la situazione economica e la rigidità di posizioni che rischia, questa sì, di non far raggiungere l'accordo che tutti auspichiamo'.
Il presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi, associandosi alla Prestigiacomo ha voluto ribadire: 'Non possiamo noi, il paese più manifatturiero d'Europa con la Germania caricarci di un costo che deprimerebbe la nostra economia in un momento di crisi come questo'.
A chiarire tutto sarà l'esito del 'tavolo tecnico' richiesto al Consiglio dei ministri dell'Ambiente dalla Prestigiacomo, per verificare ulteriormente i costi del pacchetto 20-20-20. Il confronto comincerà la prossima settimana attraverso discussioni tecniche tra le autorità italiane e la Commissione europea.