In Trentino le aziende che producono piante officinali sono un centinaio e operano su una superficie che ammonta complessivamente a circa 13 ettari. Un comparto in crescita, soprattutto nelle aree marginali, e in grado di offrire una buona integrazione di reddito per le aziende agricole. La Fondazione Edmund Mach, nell’ambito dell’attività di consulenza per la coltivazione, la trasformazione e la commercializzazione delle piante officinali e dei loro trasformati, organizza per venerdì 21 novembre, dalle 9 alle 15, nella sede periferica in località Vigalzano di Pergine Valsugana (Tn), un seminario di aggiornamento per i produttori intitolato “L'offerta di servizi come opportunità economica e qualificante  per le aziende di piante officinali”.

L’iniziativa, promossa dal Centro trasferimento tecnologico, prevede una introduzione generale sui servizi offerti, le finalità e le prospettive economiche di questo comparto, e l’intervento della relatrice Valentina Saitta che esaminerà le varie tipologie di servizi e le loro caratteristiche presentando il caso di un’azienda "pilota" e guidando i partecipanti in un lavoro di progettazione.

Un numero sempre maggiore di agricoltori - spiega il tecnico Flavio Kaisermann - coltiva le piante officinali nei propri terreni per poi trasformarle e commercializzarle sottoforma di tisane, prodotti alimentari come piante spontanee fresche o lavorate, distillati e amari, sciroppi e sali e tisane alle erbe, ma anche come cosmetici (creme, unguenti e sali da bagno). L'utilizzo di tali prodotti si è diffuso nelle varie strutture recettive in ambiente rurale, nei mercati rurali di prossimità e attraverso reti commerciali dedicate. I produttori commercialmente più attenti però privilegiano sempre più la vendita diretta in azienda”.