Muta lo scenario per questa specie frutticola causa del cambiamento e dell’innovazione di prodotto. Il cambiamento di rotta è dovuto a vari fattori tra cui la ricerca di nuovi canali di mercato e di nuove tipologie di consumatore.
Anche in territorio romagnolo, da sempre molto importante nella peschicoltura, questa mutazione è in atto ed è dimostrata dalla sempre maggiore presenza di nettarine tipologia Big Top (forma sferica, elevata pezzatura, sovraccolore rosso intenso ben esteso e sapore subacido e dolce) a discapito delle pesche con particolare riferimento per quelle a polpa bianca (sempre meno belle e sempre meno buone rispetto a quelle che eravamo abituati a mangiare).

Per cercare di dare chiarezza al momento molto importante, Astra Innovazione e Sviluppo ha organizzato un incontro tecnico su “Orientamenti varietali per pesche e nettarine nel comprensorio faentino-imolese” con l’allestimento della Mostra pomologica frutticola in collaborazione con i vivasiti emiliano-romagnoli, con il patrocinio del Comune di Solarolo e in collaborazione con l’associazione “Amici di Felisio”, che si è tenuto sabato 1 Settembre 2007 presso la chiesa di S. Felisio a Solarolo.

Un aspetto molto importante che si vuole segnalare e chiarire, in questo cambiamento in corso, è la necessità di percorre un percorso di qualità e quindi non bisogna scegliere di coltivare prodotti subacidi e dolci in modo da poter seguire con meno cura le tecniche colturali ed eseguire in modo peggiore la raccolta con la consapevolezza che ad ogni modo il prodotto presenta un buon sapore dolce. Questo determinerebbe infatti un prodotto non all’altezza delle reali aspettative per aspetto e sapore con il successivo deprezzamento dello stesso ed un’inevitabile allontanamento di vecchi e nuovi consumatori da questo frutto. Bisogna quindi puntare sulla qualità e sulla diversificazione della gamma cercando nuovi consumatori e migliorando il prodotto tradizionale per dare qualche cosa di migliore anche a quelli che prediligono frutti dall’aspetto e dal sapore antico.  
 
E’ quindi evidente come le novità varietali si stiano orientando verso una gamma di prodotti a sapore dolce e con bassa acidità. Tuttavia non bisogna trascurare la linea tradizionale, soprattutto per le nettarine, cercando di migliorarla e modernizzarla.

Per le nettarine la produzione di nettarine è principalmente concentrata nel periodo medio-tardivo con varietà caratterizzate da elevata produzione, elevata pezzatura, elevata rusticità della pianta, sovraccolore rosso intenso ben distribuito e buon sapore. Per le Nettarine bianche si auspica una crescita d’interesse grazie all’introduzione di cultivar a bassa acidità, polpa croccante e consistente. Nel caso delle pesche gialle ad oggi abbiamo una discreta continuità di gamma molto sovraccolorate anche se l’incostante produttività di alcune varietà (come ad esempio Rich Lady)  causano periodi di carenza e di vuoti.
Per quanto riguarda le pesche bianche la loro difficile gestione ed un prodotto non ancora perfettamente adatto alle esigenze del mercato non permette un rilancio adeguato. E’ in dubbio che le nuove varietà introdotte offrono colorazione intensa e polpa consistente ma un sapore acido o subacido che si discostano dalle esigenze principali del consumatore medio che gradirebbe maggiormente un sapore dolce della polpa.

A cura di Lorenzo Cricca