Il mercato italiano delle macchine agricole continua la sua fase negativa, chiudendo i primi nove mesi dell'anno con un calo delle vendite per tutte le principali tipologie di macchine: trattrici (-17,4%), mietitrebbiatrici (-7,4%), trattrici con pianale di carico transporters (-24%) e rimorchi (-11,3%).

 

Per quanto riguarda in particolare le trattrici, il passivo risulta meno pesante rispetto a quello dei primi sei mesi dell'anno, quando le immatricolazioni avevano segnato un calo del 21,9%, ma il recupero di alcuni punti percentuali non migliora il bilancio di un comparto che conta, nei nove mesi, un totale di 15.664 unità immatricolate contro le 18.964 dello stesso periodo 2011.

 

"Con questo trend – commenta FederUnacoma, l'associazione dei costruttori aderente alla Confindustria che ha elaborato i dati sulla base delle registrazioni fornite dal ministero dei Trasportile previsioni sono per un totale di immatricolazioni, a fine anno, non superiore alle 20.000 mila unità, a conferma di come il mercato della meccanizzazione agricola risenta della situazione economica generale".

 

Esaminando la situazione delle singole Regioni, risultano in linea con il dato medio nazionale il Lazio e il Piemonte, mentre passivi più consistenti si registrano in Emilia-Romagna (-29,9%), in Lombardia (-24,7%) e in Puglia (-38,5%). Situazioni migliori si registrano in altre Regioni, talvolta anche sulla spinta di strumenti d'incentivazione attivati a livello locale.

 

"La presenza di incentivi costituisce un supporto importante in un momento come questo – commenta il presidente di FederUnacoma Massimo Goldonie trovo inaccettabile che i fondi assegnati alle Regioni per i Piani di sviluppo rurale non vengano utilizzati. Abbiamo una percentuale di impiego di questi fondi, che prevedono voci specifiche per l'acquisto di mezzi meccanici, di poco superiore al 40% medio e rischiamo di perdere definitivamente le quote non spese per il meccanismo del disimpegno automatico".

 

Lo scenario negativo che caratterizza il mercato italiano è in parte compensato, per le industrie costruttrici, dall'andamento positivo delle esportazioni, che segnano nel primo semestre dell'anno - secondo i dati Istat sul commercio estero – una crescita in valore dell'11,5% per le trattrici (826 milioni di euro) e una crescita del 9,4% per le altre tipologie di macchine (1,5 miliardi di euro).