Per comprendere al meglio la disciplina sulla sicurezza dei lavoratori è necessario partire dall'analisi della definizione di datore di lavoro prevista dal Testo Unico sulla Sicurezza (articolo 2, comma 1, lettera b).
Secondo tale norma, il datore di lavoro è il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che ha la responsabilità dell'organizzazione stessa o dell'unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa, secondo quanto nell'assetto dell'organizzazione in cui il lavoratore presta la propria attività.
Sul datore di lavoro incombono la maggior parte dei doveri e le responsabilità in relazione all'organizzazione, alla gestione e al controllo delle misure di sicurezza e prevenzione per i lavoratori. Risulta fondamentale, quindi, comprendere chi sia questo soggetto e dove esercita il suo potere.
Per molto tempo, infatti, si è considerato (in maniera errata) che la figura del datore di lavoro avesse rilievo solamente nell'ambito di contratti di lavoro subordinati, limitando, quindi, le responsabilità collegate alla sicurezza sul luogo di lavoro ai soli ambiti in cui il rapporto di lavoro era contrattualizzato. In tale modo, venivano esclusi tutti gli ambiti professionali, le collaborazioni occasionali, gli stage e apprendistati, i rapporti volontari, eccetera. Tale impostazione è stata anzitutto scardinata dai giudici che applicavano la normativa anche in tali ultime tipologie di rapporti di lavoro, in quanto la tutela della salute e la sicurezza dei lavoratori non poteva essere limitata solamente ai lavoratori con contratto di lavoro subordinato, dovendo altresì includere ulteriori categorie professionali. Il legislatore ha recepito, infine, tale orientamento giurisprudenziale e accolto l'interpretazione estensiva del concetto di datore di lavoro.
Come anticipato, spettano al datore di lavoro importanti e qualificati obblighi, per cui è importante preliminarmente capire chi rivesta in concreto tale qualifica.
In tale senso, la legge parla chiaramente di colui che esercita i "poteri direzionali e di spesa", ossia colui che gestisce e organizza l'attività imprenditoriale, in questo caso agricola. L'imprenditore agricolo, o comunque il soggetto che organizza, investe e spende per l'attività agricola, assume quindi di regola anche la qualifica del datore di lavoro ai fini del D.Lgs. 81/2008, poiché nell'ambito dell'organizzazione delle varie attività agricole dovrà tenere conto anche della necessità che tali attività vengano svolte in piena sicurezza da tutti coloro che, a vario titolo, prestano la propria attività all'interno dell'organizzazione.
Secondo l'impostazione del legislatore, la sicurezza dei lavoratori è parte integrante e imprescindibile dell'organizzazione aziendale, pertanto essa deve essere gestita da chi ha creato, dirige ed esercita i propri poteri di spesa su quell'organizzazione. Pertanto, l'imprenditore (o colui che esercita in fatto i poteri imprenditoriali oppure un suo delegato, come nel caso di esistenza di più sedi produttive) è anche incaricato di prendersi cura della salute e della sicurezza di tutte le persone che lavorano all'interno dell'organizzazione.
Da un punto di vista pratico, nel caso di incidente sul lavoro con conseguenze penali, ove non sia chiaramente individuato all'interno dell'organizzazione il datore di lavoro (ad esempio mediante l'organigramma), questo ultimo viene valutato e identificato direttamente dai giudici, sulla base di valutazioni fattuali e giuridiche, quali, ad esempio, l'individuazione di colui che autorizza le spese o gestisce la produzione, colui che impartisce ordini ai lavoratori, ovvero colui che in pratica è responsabile per la gestione della società o dell'unità produttiva.
Come vedremo più nel dettaglio, il datore di lavoro ha anche a suo carico due obblighi non delegabili, ossia la predisposizione e approvazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) e la nomina del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione dei lavoratori (RSPP). Il datore di lavoro, nelle organizzazioni più complesse o in caso di esigenze organizzative, può delegare tutti gli altri compiti attribuiti dal legislatore.
A cura di Giovanna Landi dello Studio legale Landilex
Ogni lavoro presenta dei pericoli e conoscere le norme giuridiche dirette a gestirli o eliminarli è essenziale per salvaguardare la salute di tutti i lavoratori e per garantire all'azienda di operare in piena conformità alla legge. Il settore primario non è da meno e chi decide di svolgere un'attività agricola deve rimanere sempre aggiornato sulle principali novità riguardanti l'attività e soprattutto la tutela dei propri lavoratori.
A tal fine lo Studio legale Landilex fa il punto sulle norme da conoscere e da rispettare per garantire la tutela dei lavoratori agricoli, dando consigli pratici e analizzando la giurisprudenza in materia.
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