Il principale testo di legge che regolamenta la sicurezza dei lavoratori è il Decreto Legislativo del 9 aprile 2008 n.81, noto anche come "Testo Unico sulla Sicurezza". Questa disciplina dà attuazione in Italia alle regole europee in materia di sicurezza sul lavoro ed è oggetto di continui aggiornamenti e adeguamenti allo stato attuale delle conoscenze tecniche.
Da un punto di vista strutturale questo testo normativo è composto da oltre trecento articoli e più di cinquanta allegati. I primi articoli sono dedicati ai principi comuni per la gestione della prevenzione dei rischi nei luoghi di lavoro con definizioni e regole generali di tutela, prevenzione e protezione, nonché per la corretta valutazione dei rischi, comprensivi del sistema sanzionatorio (articoli 1-61).
I Titoli II e III sono dedicati, invece, alle disposizioni generali di sicurezza sui luoghi di lavoro e all'uso delle attrezzature di lavoro e dei Dispositivi di Protezione Individuale (Dpi), fino all'articolo 87.
Il Titolo IV riguarda la sicurezza nei cantieri temporanei o mobili (articoli 88-160), mentre il successivo Titolo V contiene previsioni sulla segnaletica di sicurezza. I successivi Titoli riguardano tematiche più specifiche relative a misure di sicurezza dei lavoratori in definiti ambiti, quali la movimentazione manuale dei carichi, l'uso dei videoterminali, le misure di protezione da agenti fisici (Titolo VIII), sostanze pericolose (Titolo IX), esposizione ad agenti biologici, protezione da ferite da taglio nel settore ospedaliero e protezione da atmosfere esplosive.
Infine, la normativa si chiude con le disposizioni sanzionatorie e le norme finali (Titoli XII-XIII).
Gli allegati contengono dati e norme tecniche di dettaglio relative a ciascun Titolo.
Come qualsiasi attività produttiva, anche l'attività agricola presenta rischi intrinseci che devono essere gestiti correttamente e limitati il più possibile.
Inoltre, la maggior parte delle sanzioni previste dal D.Lgs. 81/2008 è di natura penale, in considerazione della rilevanza del bene tutelato (la sicurezza e la salute dei lavoratori). Tali sanzioni sono applicabili dagli enti di controllo, laddove si tratti solamente di ammende applicabili a seguito di accertate violazioni della disciplina tecnica prevista dal D.Lgs. 81/2008 oppure situazioni di pericolo per i lavoratori.
Nel caso di incidenti sul lavoro che coinvolgono la salute dei lavoratori, il Codice Penale prevede specifiche sanzioni. Ad esempio, nel caso di omicidio colposo con violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, il legislatore ha previsto la pena della reclusione da due a sette anni (articolo 589 comma 2), superiore rispetto alla pena della reclusione da sei mesi a cinque anni prevista per il reato base di omicidio colposo (articolo 589 comma 1). Egualmente, chiunque cagioni ad altri lesioni personali con violazione della normativa per la prevenzione degli infortuni sul lavoro è punito, qualora siano lesioni gravi, con la reclusione da tre mesi a un anno o con la multa da 500 euro a 2mila euro e, qualora siano lesioni gravissime, con la reclusione da uno a tre anni.
A cura di Giovanna Landi dello Studio legale Landilex
Ogni lavoro presenta dei pericoli e conoscere le norme giuridiche dirette a gestirli o eliminarli è essenziale per salvaguardare la salute di tutti i lavoratori e per garantire all'azienda di operare in piena conformità alla legge. Il settore primario non è da meno e chi decide di svolgere un'attività agricola deve rimanere sempre aggiornato sulle principali novità riguardanti l'attività e soprattutto la tutela dei propri lavoratori.
A tal fine lo Studio legale Landilex fa il punto sulle norme da conoscere e da rispettare per garantire la tutela dei lavoratori agricoli, dando consigli pratici e analizzando la giurisprudenza in materia.
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Fonte: Studio legale Landilex