Nuove risorse per la formazione in Lombardia, richiesta di nuovi decreti a sostegno delle filiere messe maggiormente a dura prova nel 2023 in Emilia Romagna.
Lombardia
Formazione, nuovo bando da 500mila euro
Parte venerdì 31 maggio la nuova misura da circa 500mila euro di contributi a sostegno della formazione degli addetti delle imprese agricole, zootecniche, industrie alimentari e soggetti funzionali allo sviluppo delle aree rurali. La misura è finalizzata alla crescita delle competenze e delle capacità professionali di chi opera a vario titolo nel settore agricolo.
"In un contesto sempre più complesso e competitivo - spiega l'assessore all'Agricoltura della Regione Lombardia Alessandro Beduschi - è essenziale garantire alle nostre imprese agricole gli strumenti e le conoscenze necessarie per affrontare le sfide del mercato e per cogliere le opportunità offerte dall'innovazione e dalla sostenibilità. La formazione di imprenditori e addetti non solo contribuisce a migliorare la competitività del settore, ma ha anche un impatto positivo sulla qualità e sulla sostenibilità della produzione agricola, sulla valorizzazione del territorio e sulla creazione di occupazione".
Potranno presentare domanda di finanziamento gli enti di formazione accreditati in forma singola e associata, che potranno anche essere capofila di un'Associazione Temporanea di Scopo (Ats) con altri soggetti come consulenti, enti di ricerca, università, scuole superiori e Istituti Tecnologici Superiori (Its).
Emilia Romagna
Filiere in difficoltà, la Regione chiede il supporto del Governo
L'Assessorato all'Agricoltura della Regione Emilia Romagna ha inviato al Governo quattro proposte di emendamento al Decreto Legge 63/2004, che contiene numerose misure per tutelare e rilanciare il settore primario dell'economia. Gli emendamenti proposti vanno dai ristori per le perdite produttive a seguito delle frane causate dall'alluvione del 2023 alle misure di contrasto alla peste suina africana, agli indennizzi al sistema frutticolo per i danni causati delle gelate del 2023 fino al contenimento dei pannelli fotovoltaici a terra, con la proposta di modifica del Decreto Legislativo 199/2021 sull'energia da fonti rinnovabili.
Il primo emendamento comprende le imprese che hanno subìto perdite produttive causate dalle alluvioni e frane del maggio 2023, perdite che attualmente non trovano coperture negli strumenti risarcitori in vigore. La modifica normativa consentirebbe di riconoscere i danni per le mancate produzioni per circa 3mila imprese agricole, che altrimenti resterebbero escluse dai contributi pubblici. Sul fronte delle gelate tardive e altri eventi climatici avversi, interviene l'emendamento che propone indennizzi alle imprese, rimaste fuori da risarcimenti di polizze assicurative o fondi mutualistici.
In merito al tema della peste suina l'emendamento proposto dalla Regione punta a dare più potere di intervento al commissario nominato per il Contrasto alla Psa, affinché possa gestire al meglio l'emergenza che colpisce gli allevamenti zootecnici e le produzioni del settore suinicolo del territorio. La richiesta è quella di prevedere una norma analoga a quella del Commissario per l'emergenza del granchio blu per rallentare l'epidemia.
La quarta e ultima proposta chiede restrizioni sull'uso dei terreni agricoli per la posa dei pannelli fotovoltaici con la modifica del Decreto Legislativo 199 del 2021 sulle rinnovabili. L'Assessorato punta a sfruttare aree dismesse e non terreni agricoli utilizzati per la produzione alimentare.