Si annuncia un impegno trasversale della politica nazionale per il rilancio di tutte le attività del Consorzio Generale di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno sulla scorta anche delle importanti indicazioni provenienti dal mondo imprenditoriale e dell'associazionismo agricolo e della società civile. È forse questo in estrema sintesi il risultato raggiunto dalla tavola rotonda "I canali di bonifica idraulica e le reti irrigue collettive - una straordinaria risorsa del territorio agricolo - Il mondo agricolo si confronta sulle grandi opportunità di sviluppo che le infrastrutture consortili offrono" promossa dal Consorzio di Bonifica Volturno nel quadro degli eventi di Fiera Agricola e che si è tenuto il 10 marzo 2023, nel Polo fieristico A1 Expo di San Marco Evangelista. Una vera svolta per quello che negli anni è diventato il primo Consorzio di bonifica per estensione in Campania, che con i suoi 186.617 ettari di comprensorio di bonifica è anche uno dei più estesi d'Italia.

 

L'intervento del commissario Todisco

L'evento è stato aperto dai saluti istituzionali e dalle comunicazioni del commissario dell'Ente Francesco Todisco, che ha fatto il punto sulla vita del Consorzio, che sta programmando e definendo l'iter di realizzazione di importanti opere per il territorio delle province di Caserta, Napoli e Avellino.

 

"I consorzi di bonifica sono una risorsa straordinaria per il territorio, a cominciare dalla bonifica idraulica, hanno però bisogno di una programmazione degli interventi insieme a tutte le realtà presenti, a cominciare dai comuniha sottolineato Todisco. E ha citato il rilancio della bonifica lungo i Regi Lagni con il Contratto Istituzionale di Sviluppo (Cis) da 139 milioni di investimenti complessivi, 40 già finanziati dal Cis e 35 milioni di diretta pertinenza del Consorzio, momento di valorizzazione dell'agricoltura e dell'opera, attuato mediante un costante ascolto del territorio.

 

"Abbiamo rafforzato il dialogo con tutti: sindaci e le organizzazioni agricole, per far emergere le priorità degli interventi da realizzare - ha sottolineato il commissario, ricordando gli 8 milioni di euro appena stanziati per una nuova vasca di circa 44mila metri cubi e l'ammodernamento dell'impianto irriguo di Sessa Aurunca, con l'obiettivo di non disperdere acqua. "Il Consorzio - ha concluso -, una volta finita la parentesi commissariale, avrà non solo tanti progetti finanziati in pancia per decine di milioni di euro, ma sarà anche un Consorzio ordinato e pronto ad essere il volano di sviluppo del territorio".

 

Gli interventi alla tavola rotonda

La tavola rotonda è stata aperta da Raffaele Garofalo, presidente di Fattorie Garofalo, Società cooperativa capofila di un gruppo imprenditoriale leader impegnato con importanti aziende zootecniche bufaline nella produzione della Mozzarella di Bufala Campana ha sottolineato come "la bonifica che funziona è fondamentale, ma noi operatori agricoli l'abbiamo sottovalutata. Oggi con la brucellosi ci rendiamo conto anche dell'importanza sanitaria di una efficiente rete di bonifica, perché la brucella si trasmette con l'acqua. Dobbiamo come imprenditori essere più vicini al Consorzio di Bonifica anche per via dei cambiamenti climatici. Dobbiamo avvicinarci".

 

A seguire Antonio Maione presidente di Cooperativa Sole, una delle major dell'ortofrutta campana con base a Parete, in sinistra Volturno, ed una importante rete di soci cooperatori, che ha posto due questioni: "Riceviamo l'acqua in un periodo limitato e l'incuria generale del territorio ha contribuito a tanti problemi, come quello dei canali di bonifica spesso intasati". Inoltre ha sottolineato: "È decisivo oggi partecipare alla vita del Consorzio". Maione ha così rappresentato l'esigenza di 126 aziende agricole che hanno bisogno di acqua tutto l'anno per la produzione di ortive e di fragole su ben 400 ettari.

 

Salvatore Ciardiello, presidente di Copagri Campania, ha proposto: "Dobbiamo programmare non solo l'irrigazione tutto l'anno, ma anche il recupero delle acque dolci che disperdiamo a mare". Ma non solo: "Anche le acque reflue possono essere recuperate. Il compito del Consorzio deve essere anche quello. Ovviamente: se i servizi ci sono, vanno pagati".

 

Si è quindi posto il nodo anche delle risorse con le quali intervenire lì dove necessario. Mario Grasso, direttore Cia Campania, si è invece chiesto: "Che cosa non funziona? Manca l'organizzazione, per il resto abbiamo tutto: terra, acqua, agricoltura e prodotti. Oggi il problema è che i consorzi di bonifica non sono riconosciuti come corpi intermedi a livello della programmazione regionale dei fondi comunitari. I consorzi di bonifica fanno tutto, si occupano di ambiente, tutela idrogeologica, ma sono solo in capo all'agricoltura. Un'opportunità oggi viene dalla revisione del Pnrr. La progettualità del Consorzio potrebbe beneficiarne con un piano ad hoc. I consorzi di bonifica devono diventare centrali nelle scelte politiche regionali e nazionali".

 

Sulla siccità in perenne agguato si segnala l'intervento di Francesco D'Amore per Coldiretti Campania. "Vanno trovate nuove soluzioni con vasche di accumulo e non solo, perché non è pensabile che l'acqua possa essere prelevata tutto l'anno dal fiume Volturno".

 

Angelo Frattolillo di Confagricoltura Campania nel ricordare come "la gestione e il riuso dei reflui è fondamentale anche per la zootecnia" ha espresso l'auspicio che programmi in tal senso possano presto realizzarsi.

 

Massimo Natalizio, direttore Anbi Campania, nel condividere le parole del direttore di Cia Campania Grasso ha sottolineato: "i consorzi dovrebbero partecipare agli incontri di pianificazione delle risorse, dove si decidono tutti gli investimenti". Natalizio inoltre ha toccato il tema caldo dei progetti di legge regionale di riordino del settore che giacciono in Consiglio Regionale della Campania, ricordando: "È importante anche che vi sia una legge di governo dei consorzi di bonifica che sia correlata a tutte le attività effettivamente svolte per la difesa del suolo". Sull'irrigazione tutto l'anno, chiesta da Cooperativa Sole ha infine detto: "L'invarianza idrica delle concessioni è la condizione per il prolungamento della stagione irrigua, questo significa che bisogna ottimizzarla con politiche di risparmio idrico".

 

Lello Lauria per il Wwf ha infine sottolineato la "generale sintonia" dell'Associazione ambientalista con tutti gli interventi rivolti alle politiche di risparmio idrico, ricordando la disponibilità dell'Ufficio Agricoltura del Wwf nazionale a svolgere anche azioni di consulenza sulle migliori tecnologie da adottare per raggiungere tale obiettivo.

 

Le conclusioni dei parlamentari locali

Ad impegnarsi per ridare slancio alle attività consortili i parlamentari Giampiero Zinzi (Lega) e Stefano Graziano (Pd) che al termine degli interventi hanno tirato le conclusioni.

 

"Il tema dell'ascolto e del territorio è sempre vincente - ha affermato Zinzi - dopo di che la politica deve dare un contributo". "Mi sto impegnando con il Ministero dell'Agricoltura - ha aggiunto il parlamentare della Lega - per trovare le risorse per le idrovore che ormai vanno ammodernate o sostituite e che sono essenziali per la tenuta dei territori della fascia costiera; sono investimenti che servono anche a migliorare la reputazione del territorio". Per Zinzi è comunque importante un ritorno alla gestione ordinaria.

 

Per Graziano se è fondamentale "tornare presto alla gestione ordinaria, pervenendo innanzitutto alle condizioni di perché ciò possa avvenire" occorre fare un salto di qualità sulla manutenzione, sia quella ordinaria e che straordinaria: "L'impegno che lancio da qui, insieme facciamo una battaglia perché ci sia un investimento sulle modifiche al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, per dare ai consorzi di bonifica le risorse non solo per le infrastrutture nuove, ma anche per ristrutturare l'esistente che non funziona più, dalle idrovore alle condotte con perdite ai canali da rifunzionalizzare. Perché solo un Consorzio efficiente ed efficace può poi chiedere i tributi all'utenza senza incontrare contestazioni".