La Campania settentrionale guarda con fiducia alla stagione irrigua che è ormai in fase di avvio, nonostante gli areali di alimentazione delle falde sorgive abbiamo comunque sofferto per la siccità invernale, seguita però ad uno dei mesi di novembre più piovosi della storia recente. Infatti, i fiumi Garigliano e Volturno, pur con portate non certo da record - comunque sotto lo zero idrometrico - consentono l’esercizio delle attività irrigue grazie alle traverse poste sui due fiumi.
 

Consorzio generale di Bonifica Volturno, stagione irrigua iniziata

Nel casertano il Consorzio generale di bonifica del bacino inferiore del Volturno, che si avvale della traversa irrigua sul fiume Volturno tra Capua e Bellona, con alle spalle un bacino in fluenza da 7,4 milioni di metri cubi d’acqua, ha già avviato la stagione e raggiungerà nel corso delle prossime settimane i suoi 11.600 ettari di utenza.

L’impianto irriguo del comprensorio in riva sinistra dei Regi Lagni è stato il primo: con inizio della distribuzione avviata ieri, 14 aprile. Questo comprensorio interessa 13 comuni: Giugliano in Campania (Napoli), Parete, Trentola Ducenta, Lusciano, Villa Literno, Casal di Principe, Casapesenna, Frignano, San Cipriano di Aversa, San Marcellino, Teverola, Casaluce e Villa di Briano. E si estende su una superficie di oltre 8.000 ettari, dei quali oltre 7mila in esercizio irriguo.

Per l’impianto nel comprensorio in riva destra del fiume Volturno, la distribuzione irrigua è programmata per la prima decade di giugno. Questo impianto insiste su 3 comuni: Castel Volturno, Cancello ed Arnone e Mondragone. E si estende su una superficie di circa 2.500 ettari dei quali, 2.400 in esercizio irriguo. Si tratta di un territorio fortemente caratterizzato da allevamenti bufalini con ordinamenti foraggeri a ciclo estivo ad elevato fabbisogno irriguo.

L’impianto irriguo in riva sinistra del Volturno interessa un comprensorio di quattro comuni: San Tammaro, Santa Maria La Fossa, Grazzanise e Casal di Principe. E si estende su una superficie di circa 2.400 ettari, di cui 2.200 in esercizio. Ieri, 14 aprile, ha preso l’avvio dei lavori di manutenzione preventiva per la messa in esercizio del canale adduttore e l’inizio della distribuzione è programmata per la prima decade di maggio.

C'è poi la recente eredità degli impianti irrigui del Consorzio aurunco di Bonifica in liquidazione, in sinistra del fiume Garigliano, e alimentati dalle acque di questo fiume dalla diga in fluenza di Suio, che forma un invaso in fluenza da 3,7 milioni di metri cubi. Su tanto, Regione Campania dovrà approvare il Piano di valorizzazione, in via di presentazione da parte del Consorzio di bonifica del Volturno, che ha preso in gestione gli impianti del Cab in liquidazione. Una volta superato questo passaggio burocratico, dovrebbe in breve essere avviata la stagione irrigua anche nei comuni di Cellole e Sessa Aurunca sui 19.809 ettari asserviti.
 

Consorzio Sannio Alifano, la stagione inizia per tutti il 1° maggio

Il Consorzio di Bonifica del Sannio Alifano vedrà l’avvio all’esercizio irriguo, come di consueto, il 1° maggio 2020, con l' apertura di tutti gli impianti irrigui del subcomprensorio Sannio Alifano (comuni nella Provincia di Caserta) e del subcomprensorio Valle Telesina (comuni nella provincia di Benevento), per complessivi 18970 ettari, assicurando alle aziende agricole la fornitura di acqua, indispensabile alla filiera produttiva agro-alimentare e zootecnica. Gli impianti si avvalgono della traversa di Ailano sul fiume Volturno e della captazione delle acque del basso Lete

“Nel contesto che stiamo vivendo, tuttavia – scrive il presidente del Consorzio, Alfonso Santagata, in una lettera indirizzata ai consorziati - a causa delle stringenti disposizioni imposte dalle Autorità nazionali e regionali, potranno determinarsi, in alcune situazioni specifiche, ritardi o imprevedibili inconvenienti, soprattutto se l'emergenza sanitaria si protrarrà ancora a lungo”.

“In questo percorso nuovo, mai affrontato prima d’ora - sottolinea ancora Santagata - è assicurato il massimo impegno del Consorzio che, tuttavia, non potrà fare a meno della comprensione e della collaborazione reciproca, nella convinzione che, con il contributo leale di tutti, potranno superarsi le momentanee difficoltà ed essere garantite le produzioni agricole”.