Nelle due settimane successive a Ferragosto sul Mezzogiorno d'Italia si è scatenato il maltempo con ingenti danni alle colture, causati da bombe d'acqua, grandine e trombe d'aria che hanno colpito soprattutto in Sardegna, Puglia, Campania e Calabria. La conta dei danni è in corso da parte degli uffici regionali - sollecitata dalle organizzazioni agricole - e si valuta la richiesta di declaratoria di stato di calamità in molte zone dove frutta, ortaggi, uva, tabacco e pomodoro da industria risultano gravemente danneggiati.
 

Sardegna, Pier Luigi Caria batte cassa al Governo

"I tecnici dell'Agenzia regionale Argea Sardegna sono pronti a valutare i danni alle colture colpite dal maltempo che, in questo ultimo mese, ha causato diverse criticità in vari territori dell'isola e per numerose imprese agricole" ha affermato l'assessore dell'Agricoltura della Regione Sardegna Pier Luigi Caria. "Per adesso siamo in attesa delle comunicazioni degli stati di calamità da parte dei comuni dove si trovano le aziende interessate dai fenomeni".

"Sugli eventuali ristori per il comparto agricolo rivolgiamo un appello a tutti i parlamentari sardi, a prescindere dalle appartenenze politiche, affinché si facciano portavoce a Roma delle problematiche della Sardegna" ha aggiunto l'assessore sardo. "Gli eletti sardi siano ambasciatori in Parlamento e al Governo per il recupero di risorse da destinare alle nostre imprese agricole attraverso interventi ad hoc da inserire nella nuova legge di programmazione finanziaria".

I fondi a disposizione dell'assessorato sono di importo limitato e le richieste di intervento per le avversità atmosferiche si annunciano numerose.
Così come disposto dal Governo precedente, che nell'ultima legge finanziaria aveva stanziato 25 milioni di euro per le varie calamità naturali del 2017, Caria si augura che "l'Esecutivo Conte abbia la stessa attenzione per la nostra isola e i tanti lavoratori coinvolti dalle avversità metereologiche di un'estate a dir poco impazzita".
 

Foggia, colpito il distretto del pomodoro

Le Organizzazioni di produttori del Centro Sud Italia - in particolare - denunciano il crollo della raccolta di pomodori da industria a causa del maltempo. E la difficoltà a rispettare gli impegni contrattuali con i trasformatori.

Un nutrito gruppo di Organizzazioni di produttori del distretto produttivo del Centro Sud Italia si è riunito ad Ascoli Satriano (Foggia) nella sede della Op Assodaunia per procedere ad una analisi dello stato attuale delle consegne di pomodoro da industria.
"Da una attenta analisi dei dati disponibili è emerso che ad oggi risultano raccolte circa il 60% delle superfici impegnate. I quantitativi avviati alla trasformazione non sono in linea con le superfici raccolte. Altresì in ragione dell'anomalo andamento climatico di questi giorni, caratterizzato da frequenti ed intense precipitazioni sull'intera area produttiva, si prevede una ulteriore significativa riduzione delle rese produttive per ettaro" si legge in una nota.

Pertanto tutte le Organizzazioni di produttori riunitesi - Alma Seges, Aoa, Apocsa, Apo Foggia, Apod, Apom, Apopa, Assodaunia, Assofruit, Fimagri, Conapo, Concoosa, La Palma, Ortofruttasolsud, Terra Orti - esprimono "viva preoccupazione per la difficoltà a rispettare gli impegni contrattuali assunti oltre che per i risultati economici conseguibili dai propri associati".
 

Taranto, compromesse olive e uva da vino

Luca Lazzàro, presidente di Confagricoltura Taranto, è seriamente preoccupato per gli ingenti danni causati dal maltempo di questi giorni alle colture del tarantino, dove si registrano anche molti allagamenti dei campi.
"La situazione più grave ha interessato le zone di Massafra e Palagiano e quelle periurbane di Taranto, dove ci sono state violente grandinate, ma anche in tante altre zone della provincia, soprattutto nel versante orientale come Sava e Manduria, le piogge hanno raggiunto intensità tali da danneggiare le olive fino a farle cadere a terra, e i grappoli di uva da vendemmiare" afferma Lazzàro. "Il sindaco di San Giorgio Jonico, Mino Fabbiano, mi ha chiamato per segnalarmi la situazione disastrosa del suo comune".

"E' un evento straordinario - continua il presidente di Confagricoltura Taranto - che deve essere affrontato con un'azione altrettanto straordinaria: per questo lancio un appello ai parlamentari e ai consiglieri regionali del territorio affinché si attivino per far destinare nel fondo di solidarietà, come già accaduto in passato, risorse adeguate a favore dei nostri agricoltori per il ristoro completo e concreto di tutti i danni subiti, cosa che spesso con il solo stato di calamità non avviene".

"Abbiamo allertato i nostri Uffici regionali perché procedano con le prime verifiche sul campo e le ispezioni al fine di quantificare i danni provocati dalle copiose piogge, raffiche di vento e grandinate di agosto che si sono abbattute sul nostro territorio, in particolare sulle campagne del tarantino". Lo ha detto l'assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia Leonardo di Gioia.

"Le prime segnalazioni descrivono danni ingenti ai vigneti, ma occorre che tutte le amministrazioni comunali coinvolte e le associazioni di categoria ci indichino celermente i danni provocati dalle perturbazioni degli ultimi giorni - sottolinea di Gioia, che ricorda come - all'esito della ricognizione si procederà rapidamente con la delibera regionale di richiesta di declaratoria dello stato di calamità, lì dove sia computata una perdita della produzione lorda vendibile non inferiore al 30%, come da decreto legislativo nazionale".
 

Campania, danni ad ortofrutta e tabacco

I forti nubifragi che hanno colpito nella scorsa settimana tutta la Campania hanno messo a dura prova gli agricoltori in un mese di agosto caratterizzato da continui temporali, spesso associati a grandine. Lo segnala la Coldiretti Campania, che evidenzia grossi danni nell'agro nocerino-sarnese, tra Salerno e Napoli, dove le perdite di ortaggi in pieno campo arrivano anche al 100%.
I produttori di San Marzano Dop registrano perdite del 30-40%, dovute all'eccesso di umidità che ha colpito le radici delle piante e i pomodori in maturazione.

Danni ai frutteti si segnalano nell'area tra Napoli Nord e Caserta, dove negli ultimi giorni si è abbattuta la grandine e forti raffiche di vento, che in alcune aree hanno abbattuto interi filari di meleti e pescheti. La perdita del raccolto di frutta nelle zone maggiormente colpite si stima tra il 70 e il 100%.
Per la stessa ragione si rilevano danni al tabacco, pur se a macchia di leopardo, tra Caserta e Benevento.
Preoccupazione in Irpinia per la raccolta delle nocciole.
Gli allevatori segnalano difficoltà anche nelle stalle. Sotto osservazione vigneti e uliveti.
 

Calabria, danni ai meleti e agli oliveti del reggino

Duramente colpita da piogge torrenziali, unite a forti raffiche di vento e soprattutto grossi chicchi di grandine, la zona della provincia di Reggio Calabria compresa tra i comuni di Cosoleto, Sinopoli, Sant'Eufemia di Aspromonte e Delianuova. Alcune aziende sono in ginocchio ed in particolare è compromesso irreparabilmente il raccolto nei meleti a dieci giorni dalla raccolta.
Per adesso è stata anche riscontrata la cascola delle olive e la Coldiretti Calabria sta effettuando un primo monitoraggio. L'organizzazione ha chiesto alla Regione Calabria di provvedere ad effettuare  i sopralluoghi  per accertare i danni delle singole aziende e avviare le procedure per il riconoscimento della calamità naturale.

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