Approvati ieri dalla commissione Agricoltura del Parlamento europeo emendamenti significativi alla proposta di regolamento della Commissione Ue del 17 settembre scorso, con la quale l’Unione europea intende aiutare economicamente la Tunisia colpita dal terrorismo internazionale con un aumento temporaneo - limitato agli anni 2016 e 2017 - dell’import di olio di oliva tunisino verso l’Ue per 35.000 tonnellate per anno.
 
Gli emendamenti sono destinati a creare meccanismi di protezione del mercato dell'olio di oliva europeo per tutelare gli olivicoltori dell’Unione. La proposta di regolamento tal quale è stata invece rigettata con 29 voti contrari, 7 favorevoli ed un astenuto. La proposta di regolamento, una volta votata anche in Commissione commercio internazionale, dovrà quindi tornare alla Commissione Ue ed essere riformulata. Sono in arrivo una valutazione d'impatto del nuovo contingente temporaneo e licenze d'importazione su base mensile.
 
La concessione di un incremento temporaneo a dazio zero del contingente di importazione in Ue di olio di oliva dalla Tunisia di 35mila tonnellate nel 2016 e altre 35mila nel 2017, come proposto dalla Commissione Ue, si sarebbe andata a sommare alle 56.700 tonnellate esentasse già vigenti.
 
Inizialmente la proposta della Commissione Ue aveva incontrato la netta contrarietà di molti deputati della Commissione agricoltura dell’Europarlamento, in particolare i deputati italiani, capitanati dall'ex presidente della Comagri, Paolo De Castro, i quali avevano espresso l’intenzione di formulare un secco voto di rigetto della proposta di regolamento.
 
Questo perché la Commissione Ue, nel corpo del provvedimento, si limitava a sostenere che il contingente a dazio zero supplementare sarebbe andato a sostituirsi a parte della produzione già importata in Ue in regime di perfezionamento attivo - olio quindi destinato ad essere riesportato oltre i confini Ue. Ma la Commissione Ue non aveva chiarito come ciò sarebbe avvenuto e, soprattutto, con quale impatto sui prezzi degli oli di oliva all’interno dell’Unione.
 
Visto che la proposta di regolamento rientra però negli impegni internazionali presi dalla Ue, proprio i deputati contrari hanno formulato e fatto approvare gli emendamenti votati ieri sera, che sostanziano un compromesso tra la proposta della commissione e la contrarietà del Parlamento.
 
"Come annunciato, ho votato a favore del rigetto della proposta dell’esecutivo – ha commentato Paolo De Castro, che spiega - insieme alla relatrice Clara Aguilera García siamo però riusciti a far approvare alcuni emendamenti di compromesso che depotenziano gli effetti della proposta della Commissione europea. A cominciare dalla valutazione d’impatto che dovrà essere redatta dalla Commissione Ue”.
 
Nicola Caputo, parlamentare europeo del Pd gruppo S&D, eletto nella circoscrizione Italia Meridionale e membro della Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale, spiega: “Gli emendamenti approvati ieri in commissione Agricoltura riguardano, da un lato, l'istituzione di una valutazione di impatto per garantire che le esigenze dell'Ue in termini di approvvigionamento richiedano effettivamente una proroga del contingente tariffario di olio tunisino al 2017, e, dall'altro lato, la creazione di licenze di importazione mensili per evitare importazioni massicce all'inizio dell'annata di raccolta che potrebbero destabilizzare i prezzi nell'Ue. Questi meccanismi di protezione permetteranno di evitare un’ulteriore sofferenza da parte dell’agricoltura italiana, dopo l’emergenza Xylella che ha messo in ginocchio la produzione pugliese”.