Montanari, che ha vinto un assegno di 250 dollari, lavora come borsista al Centro ricerca e innovazione nell’ambito del Dipartimento biologia e genomica delle piante da frutto ed è impegnata a identificare delle regioni all’interno del genoma di pero che siano legate alla resistenza a malattie e insetti, con lo scopo finale di sviluppare nuove varietà da poter utilizzare in campo. La dottoranda lavora anche sul fenomeno della letalità degli ibridi, problema molto frequente nel caso di incroci tra specie vegetali diverse.
Il titolo della ricerca che si è aggiudicata il premio come miglior presentazione orale da parte di uno studente è stato il “mappaggio di Qtl per la resistenza a colpo di fuoco e Psylla e di regioni genomiche legate al fenomeno della necrosi dell'ibrido in pero".
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Fonte: Fondazione Edmund Mach - Istituto Agrario di San Michele all'Adige