Professionalità locali, problematiche globali.
Così, in vista del sesto Congresso mondiali degli agronomi che si terrà in Italia nel 2015, non casualmente in occasione di Expo, le best practices dell’agronomia mondiale si metttono in rete.

Se ne è parlato a Roma nella sede del Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali – che organizzerà il prossimo Congresso mondiale – con Alejandro Bonadeo, già presidente della Federazione argentina di ingegneria agronomica e vicepresidente d’America di Amia, l'Associazione mondiale ingegneri agronomi. Bonadeo è giunto in Italia proprio per affrontare con il Conaf le tematiche del Congresso mondiale e del Congresso panamericano che si svolgerà il prossimo settembre. 

"La categoria dei dottori agronomi – sottolinea Andrea Sisti, presidente Conaf e nel board di Amia – deve puntare sulla specializzazione, su elevate qualità professionali ma anche sull’internazionalizzazione.
I temi quotidiani dell’agronomo italiano sono quelli che ogni giorno si trovano di fronte i nostri colleghi di tutto il mondo: il direttivo Amia ha fra i suoi obiettivi proprio quello di contribuire in modo attivo a ridurre il problema della carenza di cibo connessa all’incremento della popolazione mondiale facendosi promotori nei Paesi rappresentati nell’associazione, di politiche illuminate per la risoluzione di quella che sarà l’emergenza nel prossimi cinquant’anni. Il contributo che potranno dare gli ingegneri agronomi attraverso la realizzazione di una rete di professionisti che si estenda non solo agli attuali Paesi dentro l’Amia, ma  anche con l’avvicinamento e l’ingresso di associazioni ed ordini di agronomi di altri Paesi, sarà determinate per le politiche agroalimentari e contribuirà altresì al riconoscimento globale di questa  professione
".

"All’interno della ‘rete mondiale’ – spiega Rosanna Zari, vicepresidente e responsabile comunicazione del Conaf – stiamo raccogliendo le migliori pratiche agronomiche sulle diverse tematiche di interesse globale (alimentazione, produzione, ambiente) che verranno quindi sviluppate e portate avanti dalla Rete internazionale di professionisti: ma non solo in occasione di Expo2015 e del Congresso mondiale, appuntamenti che rappresentano il primo step; la rete dovrà divenire uno strumento permanente che fungerà da osservatorio e da protagonista dell’agricoltura mondiale del futuro".