Oltre ad essere la principale causa ambientale di decessi prematuri nell’Ue, la cattiva qualità dell'aria ha un impatto anche sulla qualità della vita. Per rispondere a questo problema la Commissione europea ha proposto nuove misure per ridurre l’inquinamento atmosferico, adottate oggi, che aggiornano la legislazione esistente e riducono ulteriormente le emissioni nocive provenienti dall’industria, dal traffico, dagli impianti energetici e dall’agricoltura.

I costi diretti per la società derivanti dall'inquinamento atmosferico comprendono i danni alle colture e agli edifici e ammontano a circa 23 miliardi di euro all’anno. I benefici per la salute derivanti dall’attuazione del pacchetto "aria pulita" sono pari a circa 40 miliardi di euro all’anno, cioè oltre dodici volte i costi per la riduzione dell’inquinamento che si stima possano raggiungere 3,4 miliardi di euro all’anno nel 2030. Janez Potocnik, commissario responsabile per l’Ambiente, ha dichiarato: "Le azioni che proponiamo consentiranno di dimezzare il numero di decessi prematuri dovuti all'inquinamento atmosferico, tutelare di più i gruppi vulnerabili e migliorare la qualità di vita di tutti i cittadini europei. Queste azioni avranno ripercussioni positive anche sulla natura e sugli ecosistemi fragili e danno impulso all’industria delle tecnologie pulite, importante motore di crescita per l’Europa".

Il pacchetto adottato comprende:
• un nuovo programma aria pulita per l’Europa, con misure intese a garantire il conseguimento a breve termine degli obiettivi esistenti e, per il periodo fino al 2030, il raggiungimento di nuovi obiettivi per la qualità dell’aria. Il pacchetto include anche misure di sostegno per ridurre l’inquinamento atmosferico, con particolare riguardo al miglioramento della qualità dell’aria in città, per sostenere la ricerca e l’innovazione e per promuovere la cooperazione internazionale;

• la revisione della direttiva sui limiti nazionali di emissione che comprende limiti nazionali più rigorosi per i sei inquinanti principali;

• una proposta per una nuova direttiva intesa a ridurre l’inquinamento da impianti di combustione di medie dimensioni, come gli impianti che forniscono energia a edifici appartenenti a uno stesso isolato o a edifici di grandi dimensioni, nonché piccoli impianti industriali.

Rispetto a uno scenario invariato da oggi al 2030, si stima che il pacchetto "aria pulita" possa evitare 58 000 decessi prematuri, salvare dall'inquinamento da azoto una superficie di ecosistemi pari a 123 000 km² (equivalente a più della metà della superficie della Romania), salvare dall'inquinamento da azoto una superficie di zone protette Natura 2000 pari a 56 000 km² (superiore a quella della Croazia), salvare dall'acidificazione una superficie di ecosistemi forestali equivalente a 19 000 km2.

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