Ci aspetta un'ottima campagna oleicola. Questa la previsione che si legge su molti quotidiani, a iniziare da il “Giorno” del 12 ottobre che prevede per l'olio bresciano una raccolta in crescita e per di più di ottima qualità. Rispetto allo scorso anno, scrive “l'Eco di Bergamo”, si avrà un incremento del 20%. Risultati positivi anche per il raccolto dell'Umbria dove la qualità si presenta ottima, come anticipa il “Corriere dell'Umbria”del 15 ottobre. Il rovescio della medaglia sta nel prezzo che potrebbe flettere. Un avvertimento quest'ultimo che arriva dalle pagine del “Il Sole 24 Ore” del 12 ottobre che parla di prezzi in caduta per l'olio del prossimo raccolto. Alle preoccupazioni per la caduta dei prezzi si aggiunge la scoperta, che riguarda al momento solo il Salento, della Xilella fastidiosa, responsabile di una temibile patologia. La notizia si apprende il 17 ottobre dalle colonne della “Gazzetta del Mezzogiorno”. A controbilanciare problemi di mercato e di nuove fitopatologie arrivano le opportunità che la riforma della Pac mette a disposizione della produzione di olio di qualità. Molte attese, afferma “L'Arena” del 13 ottobre commentando la situazione per le produzioni del Triveneto, sono rivolte ai nuovi strumenti per la commercializzazione del prodotto.

La Pac
In tema di riforma della Pac “Il Sole 24 Ore” del 12 ottobre fornisce ulteriori aggiornamenti sulle novità in programma, come la maggiore attenzione che Bruxelles riserverà alle scelte nazionali. Ancora su “Il Sole 24 Ore” nello stesso giorno si danno alcune anticipazioni sulla riduzione dei tagli ai pagamenti diretti decisa da Bruxelles. I tagli, inizialmente previsti al 4,98%, si fermeranno al 4%. E' un taglio diverso quello che chiede la Fao per una lotta agli sprechi alimentari. L'appello arriva dalla giornata mondiale dell'alimentazione ed è riportato da molti quotidiani e fra questi “Il Messaggero” del 17 ottobre.

I mercati
Intanto i mercati segnano nuovi ribassi per il prezzo del mais, sceso ai minimi degli ultimi tre anni, come si apprende da “Il Sole 24 Ore” del 12 ottobre. A detta de il “Gazzettino” del 13 ottobre, le turbolenze sul prezzo del mais sono la conseguenza di speculazioni sui mercati delle materie prime. A dispetto di queste discese del prezzo, i terreni destinati a mais continuano a destare interesse anche per alimentare gli impianti a biogas. In alcune aree della Lombardia, scrive “La Provincia Pavese” del 12 ottobre, gli affitti dei terreni sono schizzati verso l'alto. Il mais è stato al centro delle attenzioni anche per la prima trebbiatura di piante Ogm. La notizia è apparsa su molti quotidiani e fra questi il “Corriere della Sera” dell'11 ottobre. Curiosa la “svista” dei movimenti no-Ogm che hanno tentato di boicottare le coltivazioni, ma a quanto pare hanno fatto confusione e hanno rivolto la loro attenzione a campi dove si coltivava mais tradizionale. Una notizia che il 13 ottobre rimbalza da Nord (Il Gazzettino) a Sud (La Sicilia). Curiosa anche la notizia apparsa sul “Corriere della Sera” del 17 ottobre sulla chiusura delle frontiere cinesi alle produzioni avicole della Lombardia. Tutta colpa di un lontano episodio di influenza aviare risolto da tempo. Forse le preoccupazioni sanitarie sono solo una scusa.

Maltempo e furti
Riguarda solo il Nord il maltempo che ancora una volta si è abbattuto sui campi. Una prima cronaca la si legge il 12 ottobre sulle colonne del “Corriere della Sera” che descrive i danni subiti dalle risaie. Grandine poi sulle mele del veronese, come si apprende da “L'Arena” del 13 ottobre. E in alcune zone di prima montagna, scrive il “Corriere di Como” si è vista già la prima neve. Dove non sono arrivati i fortunali sono arrivati i ladri. Aumentano infatti i furti nelle campagne venete, come conferma sia “L'Arena” del 12 ottobre, sia il “Corriere del Veneto” del giorno seguente.

 

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