Se non fosse per i focolai di influenza aviaria che hanno spostato i riflettori dei media su questa emergenza sanitaria, il mese di agosto avrebbe visto come indiscusso protagonista dell'informazione agroalimentare la vendemmia con i suoi riti, le anticipazioni sulla qualità dei vini, le preoccupazioni per il maltempo che qua e là ha colpito vigneti e grappoli. Così, mentre “Il Sole 24 Ore” dell'8 agosto si occupa delle ultime minacce lanciate da Pechino a proposito di dazi sui vini europei, “Avvenire” del 17 agosto prevede un'ottima vendemmia, “baciata dal sole”. Anche dall'osservatorio di Assoenologi le previsioni sulla vendemmia sono improntate all'ottimismo, come si legge nello stesso giorno su “Il Sole 24 Ore”. Merito, secondo il “Corriere della Sera” del 19 agosto, delle temperature miti e dell'assenza di siccità che ha preparato le condizioni per una “vendemmia perfetta”. Si spinge oltre “Libero” del 23 agosto anticipando una maggior produzione di vino del 3%, queste almeno le previsioni elaborate da Coldiretti. Incrementi sino al 4% sono quelli previsti il 31 agosto sulle pagine de “il Resto del Carlino” e nello stesso giorno “Il Giornale” annuncia che in Lombardia ci si attende una vendemmia da record.
Ecatombe di polli
Al brindisi per questa eccellente annata vitivinicola non potranno partecipare gli allevatori di polli, tacchini e galline dell'Emilia Romagna, alle prese con alcuni focolai di influenza aviare che hanno bloccato gli allevamenti della Regione e costretto alla distruzione di ingenti quantità di animali. Le prime notizie arrivano il 17 agosto dalle pagine de “Il Sole 24 Ore” con l'abbattimento delle prime 128mila galline, alle quali presto se ne aggiungeranno molte altre. Già il 22 agosto, con l'aprirsi di un nuovo focolaio, gli animali da sopprimere salgono a 500mila, come si apprende da “Avvenire”. E il 24 agosto “Il Sole 24 Ore” insieme a molti altri quotidiani informa che il virus ha fatto la sua comparsa anche in un allevamento di tacchini. Poi il 29 agosto ecco arrivare un quarto focolaio. Ne dà notizia fra gli altri “Il Resto del Carlino” e il numero di animali da distruggere si spinge oltre quota 850mila. In compenso da Bruxelles arrivano i complimenti per come i servizi veterinari italiani hanno affrontato questa emergenza sanitaria. Lo si apprende da “La Voce di Mantova” del 28 agosto. Il vero problema tuttavia non è di natura sanitaria, grazie agli interventi di eradicazione del virus, ma di carattere economico, come avverte “Avvenire” del 30 agosto. Infine “L'Unità” del 31 agosto ospita un articolo nel quale ci si interroga su quali strategie adottare per evitare il ripetersi di nuovi episodi di influenza aviare.
Ancora maltempo
Non potranno brindare nemmeno gli agricoltori che si sono visti portare via i raccolti dai fortunali che a macchia di leopardo hanno attraversato la penisola. A parziale consolazione per i nuovi danni, la notizia riportata da “Il Sole 24 Ore” del 10 agosto che informa sull'arrivo dei contributi destinati a coprire i danni del maltempo dei mesi scorsi. Intanto in provincia di Rovigo si fanno i primi bilanci dei danni di questi ultimi temporali estivi. Ne parla “Il Resto del Carlino” del 17 agosto stimando in cento milioni di euro il danno per il maltempo che ha coinvolto circa 30mila ettari. Dal Veneto al Piemonte dove le zone fra Saluzzo e Cuneo hanno visto decimate le coltivazioni di fagioli, una notizia quest'ultima riportata dalle pagine del “Giornale” del 24 agosto. E a fine agosto ancora un'ondata di maltempo nel Veneto. Lo si apprende dalla “Voce di Rovigo” che il 27 agosto riporta i dettagli dei danni subiti da mais e soia a causa delle grandinate. Maltempo anche nel Lazio, scrive “Il Messaggero” del 29 agosto, ma almeno sui vigneti i danni sono stati limitati grazie all'anticipo della vendemmia.
Quando la fauna è “contro”
Dove non è arrivato il maltempo, i danni alle coltivazioni sono giunti dai cinghiali o dai lupi e persino dalle cavallette. Mentre in Romagna si fanno i conti sulle devastazioni procurate dai cinghiali, notizia che si apprende da “Il Resto del Carlino” dell'11 agosto, a Siena e Grosseto sono i lupi a fare paura. Sono loro la causa, scrive “La Repubblica” del 14 agosto, delle stragi negli ovili. Le volpi sono invece le responsabili delle scorrerie nei pollai del ferrarese, un notizia riportata da “Nuova Ferrara” del 28 agosto. C'anche l'invasione da cavallette sul Nord-Est, scrive “Repubblica” del 19 agosto. In compenso le colture di mais possono dirsi salve dagli attacchi di diabrotica. Il merito, secondo quanto riporta “La Provincia Pavese” del 23 agosto, è tutto del clima con le piogge cadute in aprile. Non così per la soia, alle prese in Veneto con gli attacchi di ragnetto rosso. I dettagli sul “Gazzettino” del 13 agosto.
Export con il segno più
Pur se assillato da molti problemi, il settore agroalimentare continua a macinare successi in particolare sul fronte dell'export. In giugno, riporta “Il Sole 24 Ore” del 10 agosto, l'export è salito di oltre l'1% grazie soprattutto ad una ripresa degli scambi con i paesi europei. Ancora “Il Sole 24 Ore” del 18 agosto riporta un'analisi dell'andamento delle nostre esportazioni per sottolineare come per il made in Italy l'export sia una strada obbligata di fronte alla stagnazione dei consumi interni. La conferma di questa stagnazione arriva dalle pagine del “Secolo XIX” del 26 agosto, con la notizia del taglio del 4% delle spese alimentari attuata dai consumatori italiani.
Addio Imu
Agosto si chiude con la notizia che terreni e fabbricati agricoli non saranno tenuti al pagamento dell'Imu. Questa la decisione presa dal Consiglio dei ministri del 28 agosto, che ha subito trovato ampia eco sui media con approfondimenti e commenti. Così su “Il Sole 24 Ore” del 29 agosto si possono trovare alcuni dettagli sui requisiti per l'esonero e ancora nello stesso giorno sullo stesso “Il Sole 24 Ore” un' ulteriore puntualizzazione su come cambierà l'applicazione dell'Imu. Altre informazioni si possono leggere poi su “QN- quotidiano nazionale” del 30 agosto. Capannoni e laboratori, spiega “Italia Oggi” del 30 agosto, continuano però a pagare l'Imu al pari delle case di lusso. Soddisfazione per la cancellazione dell'Imu da terreni e fabbricati agricoli è quella espressa dal ministro per le Politiche agricole, Nunzia De Girolamo, nell'intervista raccolta il 31 agosto dalla “Gazzetta del Mezzogiorno”. Per i campi, si legge nell'articolo, il risparmio toccherà quota 700 milioni di euro. Ma tasse e altri balzelli, avverte il ministro, sono ancora eccessivi e appesantiscono in particolare il costo del lavoro.