"Proprio per questo abbiamo messo in campo un gruppo di lavoro ad hoc, che vede la collaborazione tra il ministero dello Sviluppo economico, quello degli Esteri e quello delle Politiche agricole. Raccolgo la preoccupazione delle organizzazioni di settore, ma voglio ribadire che l'Italia farà fino in fondo la sua parte per concludere positivamente e con il dialogo questa situazione".
Il ministro delle Politiche agricole Nunzia De Girolamo assicura il proprio impegno sulla vicenda antidumping cinese sul vino europeo, e il minacciato rialzo dei dazi.
"Siamo in costante contatto con la Commissione europea - ha proseguito il ministro - per seguire le evoluzioni del negoziato, con la convinzione che quello vitivinicolo è un comparto da difendere senza se e senza ma. Auspico che il Governo della Repubblica popolare cinese chiuda quanto prima l'indagine, che a nostro parere non ha ragion d'essere in quanto mancano le premesse giuridiche. In questo momento la via del dialogo è l'unica strada da percorrere, anche se le nostre imprese si trovano già nella difficoltà di sostenere oneri e aggravi burocratici per la scelta della Cina".
Fino ad oggi oltre 1.200 aziende esportatrici (su 1.500) hanno compilato le schede proposte dall'autorità cinese in questa prima fase dell'indagine.
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Fonte: Agronotizie