Bruxelles minaccia di tagliare i fondi destinati all'Italia, una notizia che non poteva passare sotto silenzio da parte dei quotidiani di questi ultimi giorni, che all'argomento hanno dedicato giustamente ampio spazio, a iniziare dalla “Gazzetta del Mezzogiorno” del 16 novembre. Il dibattito continua il giorno seguente su “Libero” che non risparmia toni assai critici nei confronti delle proposte di riduzione del budget destinato all'agricoltura. E che si tratti di tagli importanti, per circa 4,5 miliardi di euro, lo sottolinea “La Stampa” del 18 novembre. Nel mirino dei tagli ci sono poi gli aiuti agli indigenti, cosa che viene aspramente criticata dalle pagine del “Giornale” in edicola il 19 novembre. Sui tagli che Bruxelles intende attuare interviene anche il presidente della Ue, Herman Van Rompuy che arriva a proporre, si legge su “Italia Oggi” del 21 novembre, un colpo di forbice di ben 22 miliardi di euro. L'argomento è ripreso nello stesso giorno da “Il Sole 24 Ore” che anticipa la possibilità per l'Italia di porre un veto alle proposte comunitarie, anche per evitare che si accentui il saldo negativo fra i nostri contributi alla Ue e i sostegni che la stessa restituisce all'Italia. In Lombardia, nel frattempo, gli agricoltori potranno avere dal 3 dicembre un anticipo dei sostegni Pac per un importo di 200 milioni. Lo si apprende dalle pagine de “La Provincia” del 22 novembre.

 

Tagli romani

Tagli in vista da Bruxelles, ma altri tagli sono in arrivo da Roma con la legge di Stabilità che andrebbe ad incidere sui contributi per il gasolio, tema sul quale si sofferma “L'Arena” del 17 novembre. Non si tratta di tagli, ma pesano comunque sul bilancio aziendale, i ritardi dello Stato nel far fronte ai suoi impegni. E' il caso dei mancati rimborsi Iva che nel solo settore lattiero caseario sfiorano il miliardo di euro, come denuncia “Il Sole 24 Ore” del 16 novembre. Problemi in vista anche per l'articolo 62, quello che prevede tempi certi per i pagamenti. Alcuni segmenti produttivi si ritengono penalizzati dalla nuova norma e il ministro per le Politiche agricole, Mario Catania, è all'opera per cercare una mediazione, questo è quanto si apprende dalle pagine di “Repubblica” del 19 novembre.

 

Ancora frodi

A proposito di prodotti agroalimentari, non si arresta il dannoso fenomeno delle frodi e delle contraffazioni che danneggia il settore. Se ne parla su “L'Unità” del 16 novembre per denunciare i danni che il settore subisce e “Il Sole 24 Ore” del 20 novembre commenta le pressioni che l'Italia sta facendo su Bruxelles per rilanciare i “desk” anti-contraffazione e per riaprire il dossier sull'etichetta di origine che la Ue ha messo da parte nell'approvare il “Pacchetto qualità”. “Il Salvagente” in edicola il 22 novembre pubblica un'intervista al segretario dell'Unione nazionale consumatori, Massimiliano Dona, che evidenzia i rischi che possono derivare dalle frodi in campo alimentare. Quanto sia importante la lotta al falso nell'agroalimentare lo ricorda “Industria & Finanza” del 21 novembre che indica in quasi 7 miliardi di euro il fatturato del falso.

 

Questione di immmagine

Un danno, questo dei falso sui cibi, che comporta un danno di immagine oltre che economico. Perché dietro a quello che portiamo in tavola, afferma giustamente il patron di Slow Food, Carlo Petrini, dalle pagine de “L'Unità” c'è un mondo e persino un nuovo modello di sviluppo. Se la qualità viene messa in discussione da prodotti falsi il danno si ripercuote sulla credibilità di tutta l'agricoltura, che proprio in questi ultimi anni ha acquisito nei confronti dell'opinione pubblica un ruolo di primo piano, come ha evidenziato un recente sondaggio pubblicato sul “Corriere della Sera” del 19 novembre.

 

Il latte non ha prezzo

Gli allevatori sono ancora alle prese con il mancato rinnovo degli accordi sul prezzo del latte, argomento che viene ripreso dalle pagine del “Giornale di Brescia” che anticipa la convocazione delle parti in causa per il 26 novembre a Roma, presso il Mipaaf, per cercare un punto di incontro. Il latte è anche al centro del Forum organizzato dalla Cia per tracciare le strategie di una rinascita del settore. Se ne parla sul quotidiano cremonese “La Provincia” del 20 novembre, che ricorda fra l'altro la possibilità che si riaffacci il problema delle multe per l'eccessiva produzione di latte nella campagna in corso. Saranno circa 2000 gli allevamenti coinvolti, 800 dei quali in Lombardia. Per le le stalle di questa regione si annuncia in compenso una piccola rivoluzione high tech. Nelle aree di montagna è in arrivo la banda larga, com i vantaggi che ciò può comportare, e fra questi, aggiungiamo noi, anche la possibilità di leggere più agevolmente Agronotizie. I dettagli sul “Corriere della Sera” del 21 novembre.