Ripensare radicalmente il sistema alimentare globale: una delle sfide della società per affrontare le emergenze direttamente o indirettamente collegate al cibo e alla nutrizione. Il Barilla center for food and nutrition coinvolge il mondo accademico con il progetto 'Bcfn Young earth solutions!' (Bcfn Yes!), un bando rivolto a giovani studenti e ricercatori di tutto il mondo, per progetti di sviluppo sostenibile sul tema dell'alimentazione. Il bando, lanciato lo scorso giugno, resterà aperto fino al 20 agosto, ed è già stato scaricato da oltre 1800 studenti in Italia e all'estero: tutti i materiali e le condizioni di partecipazione sono disponibili sul sito www.bcfnyes.com.
Il concorso è aperto a singoli studenti o team di massimo tre componenti: i partecipanti devono essere studenti universitari o ricercatori, provenienti da qualunque facoltà, grado e Paese, che non abbiano compiuto 30 anni entro il 30 ottobre 2012. I criteri di selezione riguarderanno l'effettivo impatto sociale dell'idea, l'originalità, l'innovatività e la concreta fattibilità, con particolare rilevanza dell'approccio multidisciplinare della soluzione. Le migliori dieci idee verranno selezionate come finaliste e presentate durante il quarto International forum on food and nutrition del Bcfn, che si terrà a Milano i prossimi 28 e 29 novembre 2012 proponendo un programma di interventi e dibattito con esperti internazionali.
L'idea vincitrice sarà valutata nella giornata conclusiva del Forum e riceverà un premio di 1.000,00 euro: l'autore, inoltre, avrà la possibilità di partecipare nel 2013 ad un progetto di studio del Barilla center for food and nutrition in una delle quattro aree di attività: Food for sustainable growth, Food for all, Food for health and Food for culture.
Il linea con l'obiettivo del Barilla center for food and nutrition di diffondere conoscenza e consapevolezza sui temi dell'alimentazione e della nutrizione, un passo importante è stato la recente pubblicazione di Eating Planet 2012, il primo libro del Bcfn in collaborazione con il Worldwatch institute, con i contributi dei massimi esperti internazionali, tra cui Mario Monti, Vandana Shiva, Raj Patel, Carlo Petrini e Shimon Peres.
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