La prossima settimana la Commissione per il Commercio Internazionale del Parlamento europeo dovrebbe esprimere il parere sull’accordo di libero scambio tra l’Ue ed il Marocco. Lo ricorda Confagricoltura che fa presente come la Commissione per l’Agricoltura di Strasburgo già si sia espressa negativamente, invitando a rifiutare l’approvazione dell’intesa raggiunta.

Le conclusioni del negoziato bilaterale preoccupano notevolmente l’Organizzazione agricola poiché prevedono un aumento delle concessioni nel comparto dell'ortofrutta, settore nel quale i prodotti marocchini costituiscono l'80% delle importazioni nell'Unione europea.

Ad avviso dell’Organizzazione agricola la via degli accordi bilaterali può essere intrapresa, se non vi sono alternative, e l’apertura delle frontiere può anche essere una opportunità in più per le imprese europee. Ma alla base ci deve essere l’obiettivo di favorire l’export europeo e italiano, rimuovendo gli ostacoli tariffari e non tariffari a carico delle merci e introducendo un principio di reciprocità delle condizioni produttive.

Tra l’altro, l’intesa non affronta la questione della tutela delle indicazioni geografiche (Ig), rinviandola a negoziati futuri.

Confagricoltura ha quindi chiesto che l’Unione europea, prima di decidere qualsiasi ulteriore concessione al Marocco, preveda un preventivo studio di impatto sulle conseguenze, introducendo misure compensative a vantaggio degli agricoltori dell’area comunitaria che ne subiscono le conseguenze.