Il Consiglio di amministrazione di Agea, riunitosi sotto la presidenza di Dario Fruscio per l'ultima seduta del 2010, ha varato il bilancio di previsione 2011 con voto a maggioranza. Per la struttura amministrativa di Agea non si è trattato di un'operazione facile a fronte della drastica riduzione delle assegnazioni statali, che rappresentano nella sostanza la voce fondamentale delle entrate dell'Agenzia. 

Infatti, rende noto l'Agea, per il prossimo anno tali assegnazioni ammonteranno a 122 milioni di euro, contro i 173 milioni del 2010: il dato è ancora più significativo se si considera che nel 2007 le assegnazioni ad Agea ammontavano a 245 milioni di euro, di conseguenza nel giro di un quinquennio si è assistito al dimezzamento del finanziamento assicurato dallo stato per il funzionamento di Agea.

Nonostante un tale andamento delle assegnazioni, anche per il 2011 il presidente di Agea Dario Fruscio ha inteso confermare il trend in atto di un recupero progressivo di efficienza da parte dell'Agenzia, che ha consentito e consente di garantire il massimo funzionamento della stessa e dei servizi espletati, essenziali per il mondo rurale, a fronte di una progressiva e consistente diminuzione delle disponibilità finanziarie. 

Questo costante recupero di efficienza in atto, rileva l'Agea, è stato confermato anche dai recenti dati pubblicati da 'Rete rurale' in ordine ai pagamenti per lo Sviluppo rurale, da cui risulta che la quota comunitaria a rischio di disimpegno entro il 31 dicembre prossimo è scesa a circa 157 milioni di euro, quando solo a metà dello scorso mese di giugno ammontava a oltre 1 miliardo di euro. 

Un tale risultato è stato possibile grazie soprattutto a uno sforzo supplementare compiuto da Agea, sforzo più volte riconosciuto dalle regioni, che ha evitato una prospettiva drammatica per l'agricoltura italiana: quella di non spendere importanti risorse in una fase di congiuntura difficile.