Adesso abbiamo anche la guerra del panino. Lo si legge a proposito dell'iniziativa che vede i prodotti italiani nei panini del gruppo McDonald's. A lanciare le accuse troviamo “Repubblica” del 4 febbraio indignata per il connubio fra il re del fast food e gli ingredienti celebrati da Slow Food. Una presa di posizione che suscita l'intervento del “Giornale” che a sua volta critica la deriva “politica” che si intravede dietro le accuse di Repubblica. Si replica l'8 febbraio, sempre su “Repubblica”, e alla fine scende in campo anche “Il Foglio”, sbeffeggiando tutto e tutti. E forse ha ragione quest'ultimo...i problemi del made in Italy sono ben altri.

Animi accesi anche per la recente vicenda degli Ogm dopo la pronuncia del Consiglio di Stato che ha dato via libera al mais geneticamente modificato. Continuano gli scontri, come scrive “Avvenire” del 3 febbraio, mentre “Il Sole 24 Ore” dà spazio all'opinione (ovviamente a favore) di Assobiotec. A parere de “Il Riformista” del 3 febbraio gli italiani sarebbero meno ostili agli Ogm di quanto si pensi e “La Provincia” del 5 febbraio liquida l'argomento definendolo un falso problema. E Zaia dalle colonne di “Finanza Mercati” del 9 febbraio non lascia spazio a dubbi, con un perentorio “stop agli Ogm made in Italy”. Intanto dalle colonne de “La Stampa” del 7 febbraio l'agricoltore che ha sollecitato la sentenza pro Ogm ha fatto sapere che nonostante l'opposizione del ministro Zaia non intende rinunciare alla semina del mais Ogm.

 

Fieragricola

L'argomento Ogm è stato anche al centro dei dibattiti in occasione dell'apertura di Fieragricola, il 4 febbraio a Verona. “Il Giornale” del 5 febbraio riporta la cronaca delle contrapposizioni fra il presidente di Confagricoltura, Vecchioni (a favore degli Ogm), e il ministro dell'Agricoltura, notoriamente contro gli Ogm. Un dibattito aspro anche a parere de “Il Sole 24 Ore”. Chiuso il capitolo Ogm, anche le cronache su Fieragricola hanno potuto finalmente occuparsi d'altro, come le speculazioni a danno del settore ortofrutticolo delle quali si parla su “Libero” del 5 febbraio. “Avvenire” nello stesso giorno sposta l'attenzione sul ruolo dell'agricoltura sul fronte dell'occupazione, argomento del quale si è discusso in occasione di Fieragricola. In occasione della manifestazione veronese è stato presentato un metodo per valutare la qualità del fiordilatte, i cui dettagli si possono leggere su “Italia Oggi” del 6 febbraio. A Verona si è parlato anche dei rapporti fra agricoltura e internet e si è scoperto che la percentuale di agricoltori internauti è alta, come riferiscono “La Discussione” e “Arena” dell'8 febbraio. A proposito di incontri fieristici, i quotidiani hanno dato spazio anche alla manifestazione berlinese Fruit Logistica, dedicata come intuibile al settore ortofrutticolo. E stando a quanto scrive “Il Resto del Carlino” dell’8 febbraio, l'Italia in questo campo sembra avere le carte in regola per conquistare i mercati del Nord Europa.

 

Federconsorzi e dintorni

Stando in Italia, le cronache tornano sul tema della Federconsorzi e sulla sua “resurrezione” che a parere de “Il Secolo XIX” farebbe gola a molti. Interessante anche l'analisi che su questo argomento si può leggere su “Il Corriere della Sera” dell'8 febbraio. Parlando di consorzi, in questo caso di bonifica, c'è da segnalare l'articolo pubblicato su “Il Giornale” del 3 febbraio, fortemente critico sull'operato di queste strutture. I problemi continuano con il calo delle semine che l'Istat ha registrato in un’indagine a campione sulle intenzioni colturali i cui dettagli sono riportati da “Ore 12” del 4 febbraio. In difficoltà anche le colture di pomodori il cui mercato fa registrare, come riporta “La Libertà” del 4 febbraio, un crollo dei prezzi che farà ridurre le superfici destinate a questa coltura. Continua invece a salire il prezzo dello zucchero. Colpa (o merito..) del deficit produttivo come si legge su “Il Sole 24 Ore” del 4 febbraio. Le politiche di Bruxelles per il contenimento della produzione, a quanto pare, hanno funzionato sin troppo bene...