Per i consumi alimentari non si intravede ancora una inversione di tendenza della domanda delle famiglie. Lo sottolinea Confagricoltura analizzando l'indagine sulla congiuntura della Confcommercio, che stima per novembre 2009 una contrazione dei volumi acquistati dello 0,5%, rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Ciò in controtendenza con la dinamica generale dei beni e servizi che fa registrare, nello stesso periodo, un incremento dell'1,7%.

"Anche se negli ultimi mesi vi sono segnali di miglioramento degli indicatori di fiducia delle famiglie - commenta Confagricoltura - si sente il peso di una congiuntura che stenta a tornare su dinamiche di crescita positive".

Ciò vale, in particolare, per le imprese agricole che si trovano peraltro a fronteggiare una preoccupante crisi di mercato.

Ad avviso di Confagricoltura, non basta la ripresa dei prezzi all'origine dei prodotti agricoli del 4% circa, registrata - dall'indice Ismea - a novembre 2009, rispetto ad ottobre 2009. Questa non è sufficiente a coprire il calo dei mercati all'origine che supera, mediamente, nel confronto annuale con novembre 2008, il 5% e raggiunge livelli ben più elevati per alcuni prodotti, tra cui vini (-15,8%), frutta (-15%), cereali (-10,6%), olio di oliva (-8,4%), avicoli (-14,4%), suini (-7,9%).

"Purtroppo - rimarca l'Organizzazione professionale degli imprenditori agricoli - l'andamento negativo dei prezzi di mercato si protrae da lungo tempo, rappresentando il segnale di una crisi che rischia di divenire strutturale, se non si interviene con strumenti adeguati per rilanciare il settore primario".