Il vino novello, dopo anni di crescita, registra un calo nella produzione ma cresce nella qualità. Da venerdì 6 novembre e fino al mese di maggio saranno immesse sul mercato nazionale ed internazionale, circa 9 milioni di bottiglie e confezioni (pari a 78 mila ettolitri), con un calo tra il 5 e il 6% rispetto al 2008.
Il volume di affari dovrebbe attestarsi tra il 45 e i 50 milioni di euro. Sono questi i primi dati provvisori elaborati dalla cia, anche sulla base delle rilevazioni di alcuni istituti.
Le difficoltà per il novello, spiega la Cia, si erano già manifestate negli ultimi due anni, ma il 2009 segna il livello produttivo più basso da quando, a fine degli anni '90, questo vino aveva fatto il suo ingresso prepotentemente nel carrello della spesa degli italiani.  Il 63,2% dei vini novelli, precisa la cia, viene dalle regioni del nord italia. mentre il centro è a quota 22,1% e il sud al 14,7%.
Primo produttore incontrastato resta il veneto, con oltre tre milioni di bottiglie, mentre a debita distanza seguono, nell’ordine, trentino alto adige e toscana.