Si inverte la tendenza nelle vendite dei prodotti alimentari che per la prima volta nel 2009 fanno segnare ad aprile un aumento tendenziale del 2,1% dopo i ripetuti cali dei mesi precedenti. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare i dati Istat sul commercio fisso al dettaglio nel mese di aprile.
La ripresa delle vendite nell’alimentare riguarda anche la grande distribuzione che fa segnare ad aprile un aumento del 4,3% secondo l’Istat mette però in evidenza - sottolinea la Coldiretti, le pesanti distorsioni che si verificano nel passaggio degli alimenti dal campo alla tavola.
I risultati positivi delle vendite non si trasferiscono infatti alle imprese agricole dove si è verificato un crollo delle quotazioni in molti settori come il latte che mette a rischio il futuro delle 40 mila stalle italiane. Mettendo a confronto i dati di Federdistribuzione con quelli dell’Ismea a maggio il record della riduzione nei campi si è verificato, precisa la Coldiretti, per i cereali con un crollo dei prezzi alla produzione del 36,3% rispetto allo scorso anno, ma sugli scaffali della Gdo la pasta è rimasta praticamente stabile (-0,2%) come pure le merendine  (-1,4%). Nelle stalle si è verificata una flessione rilevante tra i prodotti lattiero-caseari (- 13,2%), ma anche in questo caso sugli scaffali i prezzi sono rimasti pressoché gli stessi: latte e panna freschi (-0,3%), formaggi (-0,7%), yogurt (-1,1%).
L'analisi evidenzia dunque l' aumento della forbice dei prezzi tra produzione e consumo nella filiera alimentare lungo la quale i prezzi, sostiene la Coldiretti, aumentano quindi in media quasi cinque volte. In generale, per ogni euro speso dai consumatori in alimenti ben  60 centesimi vanno alla distribuzione commerciale, 23 all'industria alimentare e solo 17 centesimi agli agricoltori ed esistono quindi, conclude la Coldiretti, ampi margini da recuperare, con piu' efficienza, concorrenza e trasparenza, per garantire acquisti convenienti alle famiglie e sostenere il reddito degli agricoltori in un momento di difficoltà economica.