Il livello idrometrico del fiume Po è salito di mezzo metro in un solo giorno per effetto delle precipitazioni che hanno creato difficoltà a molti fiumi con piene, esondazioni e argini rotti.
E' quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti nella serata del venti gennaio nel sottolineare che la nuova ondata di maltempo mette a rischio la produzione Made in Italy di grano destinato a pasta e pane per l’impossibilità di effettuare le semine sui terreni resi inagibili dalle condizioni atmosferiche straordinarie del periodo autunnale. 
La pioggia intensa ha provocato, sottolinea la Coldiretti, un rapido ingrossamento dei fiumi con il livello idrometrico del fiume Po che a Ponte della Becca è salito di quasi mezzo metro passando in un giorno da -2,05 a -1,47 metri alle ore 17,00 del 20 gennaio.
Le rilevanti precipitazioni del mese di gennaio fanno seguito, sottolinea la Coldiretti, ad un dicembre particolarmente piovoso che si è classificato al sesto posto nella classica dei mesi di dicembre con piu' elevate precipitazioni degli ultimi due secoli, secondo l’Isac-Cnr.
Di conseguenza nelle campagne le semine proseguono molto lentamente sull’intero territorio nazionale poiché, precisa la Coldiretti, sono ostacolate dalle vicende atmosferiche avverse insieme all’incertezza sulle quotazioni dei prezzi di mercato che sono dimezzati rispetto allo scorso anno. 
E' prevedibile, continua la Coldiretti, una sostanziale calo della produzione di grano Made in Italy rispetto allo scorso anno, anche se la situazione è disomogenea nelle diverse regioni del territorio. Rispetto allo scorso anno, in relazione al grano tenero del nord, si stima che siano stati seminati circa 2/3 dei terreni mentre per quello duro al sud Italia (Puglia, Sicilia in particolare) siamo intorno al 70% e nel Centro si raggiunge a fatica il 50% con valori addirittura del 10% nell’alto Lazio e in Maremma dove, conclude la Coldiretti, sono previste nuove precipitazioni.