La Commissione europea ha reso note due importanti iniziative atte a proteggere le foreste dell'intero pianeta. Il pacchetto comprende una proposta legislativa che ha lo scopo di diminuire il rischio di entrata nel mercato comunitario di legname e di prodotti del legname di provenienza illecita, nonché una comunicazione che illustra le proposte della Commissione per combattere la deforestazione tropicale.
Lo sfruttamento abusivo delle foreste e la deforestazione comportano conseguenze rilevanti per l’ambiente poiché favoriscono il cambiamento climatico e la riduzione della biodiversità e costituiscono una minaccia per il sostentamento delle popolazioni indigene. Lo sfruttamento abusivo delle foreste costituisce inoltre il sintomo di problemi più gravi quali la mancanza di governance nel settore forestale e un basso livello di applicazione delle leggi. Nel contesto dei negoziati internazionali per un accordo sul cambiamento climatico all'indomani del 2012, la Commissione propone di perseguire l'obiettivo di arrestare la perdita della copertura forestale del pianeta al massimo entro il 2030 e di ridurre la deforestazione tropicale lorda di almeno il 50% entro il 2020.
 
Proposta di legislazione sullo sfruttamento abusivo delle foreste
Per sfruttamento abusivo delle foreste si intende la raccolta, il trasporto, la vendita e l'acquisto di legname in violazione delle leggi nazionali applicabili. Si ritiene che una percentuale significativa, circa il 19%, del legname importato nell'Ue provenga da fonti illegali.
Lo sfruttamento abusivo delle foreste rappresenta un problema serio che minaccia di aggravarsi sempre di più, con implicazioni ambientali notevoli quali la perdita di biodiversità, la deforestazione e il degrado delle aree forestali. Esso rientra in una problematica più vasta connessa con la governance delle foreste e l'applicazione delle leggi e presenta incidenze di tipo sociale ed economico.
La Commissione europea propone un regolamento inteso a minimizzare il rischio di entrata nel mercato europeo di legname e prodotti del legname ottenuti illegalmente. Il regolamento proposto obbligherà gli operatori commerciali a procurarsi sufficienti garanzie del fatto che il legname e i prodotti del legname che essi vendono siano stati ottenuti conformemente alle leggi applicabili nel paese d'origine.
Ciò costituirà un messaggio forte per gli operatori che intendono accedere al mercato comunitario. La proposta aumenterà gli incentivi per la gestione e l'uso legale e sostenibile delle risorse silvicole, soprattutto nei paesi in via di sviluppo che sono interessati a mantenere e ad incrementare l'esportazione di prodotti forestali nell'Ue.
 
Comunicazione sulla deforestazione
Attualmente, le foreste stanno sparendo con un ritmo di circa 13 milioni di ettari all'anno. La deforestazione è responsabile di quasi il 20% delle emissioni mondiali di gas ad effetto serra ed è divenuta una questione fondamentale nell'ambito dei negoziati internazionali attualmente in corso in vista di un nuovo accordo delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico all'indomani del 2012.
La Commissione si propone di favorire, nell'ambito dei negoziati internazionali sul cambiamento climatico, la creazione di un meccanismo mondiale del carbonio forestale (Global Forest Carbon Mechanism, GFCM) attraverso il quale i paesi in via di sviluppo vengano ricompensati per le riduzioni di emissioni ottenute grazie a misure volte a ridurre la deforestazione e il degrado delle aree forestali.
La comunicazione rileva la necessità di un livello di finanziamento comunitario appropriato dal 2013 al 2020 per combattere la deforestazione. L'ammontare totale dei fondi dipenderà dal livello di azioni di mitigazione promosse dai paesi in via di sviluppo.
Una parte importante di tali fondi potrebbe provenire dai profitti dei diritti messi all’asta nell'ambito del sistema comunitario di scambio delle quote di emissioni. Si stima che se il 5% delle entrate derivanti dalle aste venisse messo a disposizione del GFCM potrebbero essere raccolti da 1,5 a 2,5 miliardi di euro da qui al 2020. Nel quadro del GFCM, una fase pilota potrebbe essere prevista al fine di testare l'inclusione dei 'crediti di deforestazione' (crediti acquisiti per evitata deforestazione) nei mercati del carbonio, permettendo ai governi di usare tali crediti per aiutarli a raggiungere il loro obiettivo di riduzione delle emissioni all'indomani del 2012. Previo riesame di questa fase iniziale, si potrebbe prendere in considerazione la possibilità di autorizzare le imprese a servirsi dei crediti di deforestazione per controbilanciare parte delle loro emissioni dopo il 2020.
La comunicazione sottolinea anche la necessità di rafforzare altre politiche forestali, nonché le politiche in grado di ridurre direttamente o indirettamente la deforestazione nei settori del commercio, dell'energia, dell'agricoltura, della sicurezza alimentare e della cooperazione allo sviluppo.
Le proposte fatte oggetto della comunicazione dovrebbero costituire parte integrante della posizione dell'UE alla conferenza dell'Onu sul clima che si terrà a Poznan a dicembre e dei negoziati relativi al nuovo accordo sul cambiamento climatico che sarà concluso a Copenhagen nel dicembre 2009.
 
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