Con l’arrivo dei nuovi listini di settembre insieme all’aumento dei prezzi e i timori per la ripresa dell’inflazione è a rischio anche la qualità dei prodotti alimentari in vendita piu’ comuni con la sostituzione nelle ricette degli ingredienti tradizionali con quelli meno costosi, alla ricerca del risparmio. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che lo dimostra il fatto che si registra un forte aumento delle vendite mondiale di sottoprodotti, surrogati e aromi artificiali utilizzati per mascherare la scarsa qualita’ degli ingredienti impiegati nei prodotti alimentari.
La multinazionale Cargill, precisa la Coldiretti, ha reso noto un forte aumento delle proprie vendite mondiali di surrogati destinati a sostituire il latte in gelati, formaggi, yogurt e bevande mentre la NutraCea sottolinea la crescita nella vendita di sottoprodotti del riso una volta utilizzati solamente per l’alimentazione animale.
La preoccupazione, sottolinea la Coldiretti, riguarda direttamente l’Italia dove è in atto una invasione di nocciole turche destinate all’industria dolciaria e del cioccolato che stanno togliendo spazio a quelle Made in Italy e si registra un vero boom del miele proveniente dall’Argentina le cui importazioni sono aumentate del 47% nel primo quadrimestre del 2008.
C’è il rischio concreto, continua la Coldiretti, che in sughi, pizze e negli altri piatti tradizionali il concentrato di pomodoro cinese, l’extravergine tunisino, le mozzarelle taroccate ottenute da latte in polvere, paste fuse e cagliate proveniente dall’estero e carni di seconda scelta (ad esempio ali di pollo al posto delle cosce). Le grandi multinazionali statunitensi che operano anche in Italia come ad esempio Hershey titolare del marchio Kit Kat e General Mills titolare del marchio Green Giant stanno utilizzando oli vegetali e noccioline meno costose mentre in alcuni MacDonald in Usa è già stato addirittura ridotto il formaggio contenuto nel celebre cheeseburger, secondo il Wall Street Journal.
'Fra le tante strade da percorrere per contenere i prezzi quella di tagliare sulla qualità è l’unica da evitare perché inganna i consumatori sul reale contenuto dei prodotti acquistati e mette a rischio le caratteristiche degli alimenti che si mettono in tavola ogni giorno', afferma il presidente della Coldiretti Sergio Marini. 'In queste condizioni', conclude Marini, 'è evidente l’importanza di attivare sistemi di controllo ma anche di promuovere un sistema trasparente di etichettatura degli alimenti che preveda l’indicazione di provenienza e le caratteristiche qualitative per evitare inganni al consumato'.
 
Foto by: C'est moi!