Si è tenuta il 6 settembre a Monheim la Conferenza stampa annuale di Bayer Cropscience, dove sono stati presentati i risultati raggiunti a livello mondiale e le principali aree di azione e prospettive per i prossimi anni del settore Cropscience della multinazionale tedesca.
Alla presenza di oltre 100 giornalisti accreditati, provenienti dai cinque continenti e dell'intero Consiglio di amministrazione di Bayer Cropscience, è stato Friedrich Berschauer, Chairman del Board of management di BCS a presentare risultati e prospettive.

Nei primi sei mesi del 2007 Bayer Cropscience nel mondo ha raggiunto il fatturato di 3.348 milioni di euro, pari allo stesso fatturato nello stesso periodo del 2006. Significativi incrementi sono stati ottenuti in particolare nel settore dei fungicidi (+7,4%) e concia sementi (+25%). Leggera flessione del comparto Enviromental (-3,1%) mentre sta decollando il settore BioScience (sementi) con un significativo +10,4%.

Proprio per rafforzare la presenza nel settore sementi, è stata acquisita la Stoneville (investimento da 310 milioni di dollari) azienda con importanti quote di mercato nel settore delle sementi di cotone in Usa. Nel settore di Mais e Soia sono stati  ottenuti interessanti risultati con l'introduzione del sistema LibertyLink che permette di affrontare i problemi legati all'isorgenza di resistenze al Glyphosate. In quest'ottica va anche l'accordo con Monsanto nella distribuzione del LibertyLink in diversi Paesi.

Per quanto riguarda il settore Difesa delle colture, le molecole con maggiore fatturato sono state: Imidacloprid (295 milioni di Euro); Glufosinate-ammonium (161 milioni di Euro); Prothioconazole (147 milioni di Euro); Tebuconazole (138 milioni di Euro); Fenoxaprop-p ethyl (138 milioni di Euro); Trifloxystrobin (113 milioni di Euro).

Dal 2000 al 2006 sono state lanciate 17 nuove Sostanze attive nel mondo, mentre tre nuove sostanze stanno per essere immesse sul mercato entro il prossimo anno (Tembotrione, Pyrasulfotole e Flubendiamide).

Il futuro di Bayer Cropscience sarà in linea con quello della "nuova economia agricola" dove oltre ad una crescente domanda di prodotti agricoli per alimentazione umana, per l'alimentazione animale e per il comparto delle fibre e tessuti avrà anche significativi incrementi nella richiesta di biocarburanti (basti pensare agli Usa dove entro 20 anni il consumo di biodisel passerà dall'attuale 3% a oltre il 25%).
Bayer Cropscience sta già investendo 614 milioni di Euro l'anno in "Ricerca e sviluppo" ed il budget per questo settore strategico raggiungerà i 750 milioni di Euro all'anno entro il 2015.
Tra le altre soluzioni allo studio, Bayer Cropscience sta valutando anche una nuova coltura per la produzione del biodisel: la Jatropha curcas. Si tratta di una coltura con semi oleosi con frutti non edibili, coltivabile in regioni aride (tropicali e subtropicali) del pianeta con semi in grado di produrre più del 30% di olio vegetale che può essere usato per produrre biodisel non inquinante con ridotte emissioni di CO2.

A cura di Ivano Valmori