“Export, sicurezza alimentare, mercato interno, clima, energie rinnovabili, ambiente, occupazione e tutela del made in Italy all’estero. Ognuno di questi temi è coinvolto quando di parla di agricoltura e solo una profonda riflessione tra le Istituzioni, il territorio e la società, come si propone di fare la 'Conferenza nazionale dell’agricoltura', potranno dare nuova linfa ad un settore che negli ultimi anni è stato letteralmente investito da cambiamenti importanti, come l’allargamento dell’Unione Europea, la globalizzazione, la conseguente delocalizzazione e la liberalizzazione delle merci che ha aperto il fronte anche a frodi e contraffazioni”. Questo il commento di Paolo Bruni, portavoce del Coordinamento delle Centrali Cooperative (Fedagri - Confcooperative, Legacoop Agroalimentare, Agci, Agrital, Ascat Unci) a margine dell’incontro organizzato in Campidoglio dal ministero delle Politiche agricole alimentari e f in vista della Conferenza nazionale dell'agricoltura. “La cooperazione si candida – ha detto Bruni - da subito a fornire il supporto necessario alle Istituzioni, in termini di concertazione e dialogo, elementi necessari per portare alla luce i nodi delle prossime riforme di mercato, come quello imminente del settore vino”.