“Con lo stop ai protocolli per la sperimentazione all’aperto di Ogm per prodotti come vino, olio, agrumi e pomodoro, sono salvi dai rischi di contaminazione i prodotti base della dieta mediterranea”. E’ quanto afferma Coldiretti nel commentare le dichiarazioni del ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio sull’avvenuto ritiro dei protocolli di sperimentazione biotech nei campi italiani che riguardano interventi di ingegneria genetica su ulivi, vite, pomodoro, melanzana, fragola, ciliegio, agrumi, kiwi e mais. Oltre alle preoccupazioni di carattere ambientale, la presenza di contaminazioni da Ogm in vino, olio e conserva di pomodoro danneggerebbe - sostiene la Coldiretti - l'immagine del made in Italy alimentare e causerebbe danni economici con oltre la metà degli stranieri (55%) che eviterebbe gli alimenti interessati e con il 15% che rifiuterebbe tutti i cibi nazionali, causando un danno stimato pari a 5,4 miliardi di euro per il solo calo delle esportazioni, secondo una stima della Coldiretti elaborata sulla base dei risultati della ricerca Inran sull'impatto degli Ogm sui consumatori esteri di alimenti Made in Italy. La maggior parte degli stranieri (60%) - rileva la Coldiretti - ritiene che l'introduzione di Ogm nell'agroalimentare italiano determinerebbe un peggioramento della sicurezza d'uso dei prodotti alimentari. Le preoccupazioni per i consumi riguardano anche gli italiani che per il 62% mostrano un atteggiamento sfavorevole verso l'utilizzo dell'ingegneria genetica nel settore agro-alimentare.