Nella mattinata di oggi, 15 maggio 2024, il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida ha annunciato che il capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha firmato il Decreto Legge Agricoltura, deliberato nel Consiglio dei Ministri del 6 maggio scorso e che contiene interventi per circa 208 milioni in favore del settore agricolo e della pesca.
I nove giorni intercorsi tra la deliberazione di Palazzo Chigi e la firma del presidente della Repubblica sono stati dovuti ad alcune osservazioni poste dal capo dello Stato al Governo, in particolare sulla impossibilità di porre nel Decreto Legge alcune misure sulle quali non si ravvisavano i congiunti requisiti di straordinaria necessità ed urgenza, previsti dall'articolo 77 della Costituzione della Repubblica.
Dopo le interlocuzioni avvenute tra Palazzo Chigi e il Quirinale è stato deciso di eliminare la parte relativa all'accorpamento della società che gestisce il Sian in Agea, mentre è rimasto l'articolo che vieta l'utilizzo dei pannelli fotovoltaici sui suoli agricoli, tranne alcune eccezioni, tra queste gli impianti definibili come agrivoltaici, ovvero compatibili con lo sfruttamento agricolo dei terreni e talune aree agricole o degradate o in prossimità di grandi assi viari.
Tuttavia, da un'attenta lettura del Decreto Legge che a breve sarà inviato alle Camere e pubblicato in Gazzetta Ufficiale, si apprezzano altri piccoli cambiamenti rispetto a quanto riferito in conferenza stampa lo scorso 6 maggio. Oltre queste ulteriori variazioni illustrate sotto, il Decreto in ogni altra sua parte resta quello già illustrato da AgroNotizie® nell'articolo del 7 maggio scorso.
Zes, come si spalmano i soldi del credito d'imposta
Il ministro Lollobrigida in conferenza stampa il 6 maggio scorso - tra le altre misure - aveva annunciato 130 milioni di euro per le imprese agricole e della pesca e acquacoltura presenti nelle Zes, Zone Economiche Speciali. La tipologia di aiuto prevista nelle Zes per le imprese agricole è il credito d'imposta sugli investimenti. Non cambia il saldo, ma a ben vedere la misura è molto più articolata. Innanzitutto sono appostati sul credito di imposta per la sola Zes unica del Mezzogiorno 40 milioni di euro sul 2024.
Inoltre, nel Decreto è previsto un ulteriore appostamento di 90 milioni di euro per soddisfare le richieste di credito di imposta di tutte le imprese agricole e della pesca localizzate in tutte le Zes italiane nel 2023. Ove tali denari dovessero risultare in parte in eccedenza, tale eventuale avanzo di risorse andrebbe a beneficio delle imprese agricole e della pesca della Zes unica del Sud sul 2024: per progetti di valore non inferiore ai 50mila euro di spesa ammessa e da presentarsi entro il 15 novembre prossimo. Ammesso l'acquisto di beni immobili (terreni e fabbricati), ma non oltre il 50% del valore del progetto.
Cereali, un appostamento da definire
Per quanto riguarda gli aiuti ai cerealicoltori - sotto forma di maggiori fondi per i contratti di filiera - si passa dai 20 milioni della conferenza stampa ai 32 milioni di euro del Decreto Legge, da destinare al fondo per le filiere. Ma sarà un Decreto del ministro a decidere l'esatto destino di questi soldi, poiché una parte sarà data ai pescatori ed agli acquacoltori in crisi per la proliferazione del granchio blu e un'altra quota ai contratti di filiera per i cereali.
Fitopatie, c'è un milione in meno
Confermato l'incremento del Fondo di Solidarietà di 12 milioni nel 2024 - 10 per i danni da peronospora e 2 milioni per la moria del kiwi - mentre scende da due ad un milione l'aiuto per previsto la flavescenza dorata rispetto a quanto annunciato in conferenza stampa.
Questo articolo è stato modificato dopo la pubblicazione, il 15 maggio 2024: nel sottotitolo il testo "iniziale" è stato sostituito con "definitivo"