Un totale di 20 miliardi di euro per rilanciare l'agricoltura italiana. Questo l'obiettivo dell'accordo siglato dal Masaf, Ministero dell'Agricoltura e della Sovranità Alimentare e Forestale, con Cdp, Cassa Depositi e Prestiti, e Intesa Sanpaolo.
Alla base c'è l'intento di promuovere politiche creditizie e sinergie destinate allo sviluppo del settore agricolo e agroalimentare. Naturalmente c'è la sponda con le misure del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Punti fondanti dell'accordo, l'azione congiunta per investimenti destinati a filiere agroalimentari, ricerca, innovazione, accesso ai mercati esteri, passaggio generazionale, maggior efficienza per il risparmio energetico, più attenzione all'economia circolare e interventi mirati per il benessere animale.
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Facilitare l'accesso al credito
Di fronte a "imprese agricole che hanno necessità di credito e hanno visto in questi anni una grande sofferenza nell'approccio con il sistema bancario - spiega il ministro Francesco Lollobrigida - abbiamo sollecitato questo tipo di azione perché il sistema bancario tornasse a dare fiducia capendo anche che c'è un Governo che sta dando enorme fiducia al settore primario". "Si tratta - prosegue Lollobrigida - di un'attenzione all'economia reale da parte del sistema bancario".
Intesa San Paolo metterà a disposizione 20 miliardi di euro per il rilancio dell'agricoltura italiana nell'ambito di un plafond creditizio più ampio di 410 miliardi di euro a sostegno delle iniziative del Pnrr. Il protocollo sarà valido fino al 31 dicembre 2027.
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Le priorità
Tra le priorità dell'accordo, essenzialmente, individuare i programmi di investimento per la valorizzazione e lo sviluppo delle filiere produttive italiane, l'internazionalizzazione delle imprese agricole e il sostegno all'espansione nei mercati esteri, e la digitalizzazione.
"L'agricoltura e l'agroalimentare - osserva l'ad di Cdp Dario Scannapieco - sono stati individuati tra i settori strategici da Cdp", e da sostenere attraverso iniziative nell'ambito del Piano Strategico. In particolare, per facilitare l'accesso al credito delle imprese del settore, Cdp promuove interventi finanziari agevolati concessi attraverso il Fondo Rotativo Imprese in affiancamento a contributi a fondo perduto e finanziamenti diretti a imprese di dimensioni maggiori.
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"Il Governo ha un approccio che viene esplicitato su tre dimensioni - dice Lollobrigida - la prima è quella del sistema Italia che ha posto in atto una serie di azioni dando la possibilità al sistema bancario di capire che ci credevamo davvero; la seconda aver messo risorse per garantire il credito e aver rafforzato Ismea che si occupa anche di questo e la terza è che il mondo dell'economia, intesa come sistema bancario, può puntare su qualcosa di credibile che può dargli un ulteriore ritorno. Questo gruppo bancario farà credito e Cdp darà la possibilità al sistema bancario di avere un affidamento aggiuntivo".
Il ministro ha modo di parlare anche dell'approvazione della Pac, utile - osserva - per "continuare ad investire per risolvere le emergenze, ma soprattutto per avere una visione strategica che non sia tappare i buchi ma dare certezze e attrarre la voglia di continuare degli imprenditori".