I trattori che vediamo impegnati nelle campagne, prima di arrivare alla fase di realizzazione e successiva immissione sul mercato, sono frutto di un lungo processo di ricerca e sviluppo.
Un processo che, soprattutto nelle fasi di progettazione, coinvolge sempre più gli utenti finali che, Mirco Candiani, Head of Product Management del gruppo Argo Tractors, dichiara essere "proprio coloro che poi hanno l'ultima parola sul successo (e quindi sulle vendite ndr.) di un mezzo".
Non è così strano quindi, che per progettare il trattore del futuro, McCormick - Brand di Argo Tractors, abbia organizzato presso il McCormick Competence Center a Villamarciel in Castilla y León, in collaborazione con la sua Filiale locale, un incontro con un gruppo di agricoltori.
Prima fase del progetto presso il McCormick Competence Center
Abbiamo raggiunto Mirco Candiani che, oltre ad essere responsabile della gestione prodotto del Gruppo, è impegnato in prima persona nel progetto, per chiedergli qualche dettaglio in più.
"L'approccio che abbiamo applicato con questo progetto non è nuovo a McCormick. Lo utilizziamo già da diversi anni in vari contesti. In futuro, diverrà un metodo sempre più sistemico e integrato nel processo di sviluppo prodotto per migliorare il feeling e l'aspettativa del cliente finale" commenta Candiani.
Dalla Spagna nasce il progetto "Il trattore del futuro"
"Ci siamo chiesti quali fossero le esigenze e le richieste del settore per la fascia di trattori di alta potenza. E, a partire da questa domanda, abbiamo coinvolto nella fase di pre progettazione un gruppo di agricoltori spagnolo dando il via al progetto" spiega Candiani.
Mirco Candiani, head of Product Management di Argo Tractors, e coordinatore del progetto
(Fonte foto: McCormick)
L'obiettivo del progetto McCormick è di comprendere le tendenze del settore e pianificare i passi da compiere nel prossimo futuro perché il Brand possa diventare un punto di riferimento del mercato trattori.
"In collaborazione con la nostra filiale spagnola abbiamo selezionato e coinvolto alcuni agricoltori e contoterzisti locali scelti in base a diversi criteri, ottenendo un contributo professionale sui vari punti più importanti nello sviluppo della macchina del futuro" prosegue Candiani.
Gli agricoltori che hanno partecipato al progetto sono stati selezionati in base alle caratteristiche della loro azienda: in particolare, la dimensione della flotta aziendale e il tipo di trattori in loro possesso. La presenza di realtà con mezzi di proprietà sia McCormick ma anche di altri brand competitor "ci ha permesso - aggiunge Candiani - di confrontare le diverse soluzioni sul mercato e di capire dove siamo migliori e dove invece possiamo migliorare".
Il McCormick Competence Center spagnolo ha ospitato la prima fase del progetto "Il trattore del futuro"
(Fonte foto: McCormick)
McCormick parte con il piede giusto
Ha preso il via così una giornata di confronto - introdotta da una tavola rotonda e seguita da una serie di focus su macroaree specifiche - durante la quale tecnici e agricoltori hanno analizzato aspetti meccanici del trattore come motore, trasmissione, presa di forza, assale, sospensioni e circuito idraulico, ma anche dimensioni, ergonomia ed elementi della cabina, tecnologia di bordo e servizi post vendita e di manutenzione.
"Questa prima giornata ha confermato che siamo sulla strada giusta. Uno degli aspetti chiave emerso durante l'incontro è stato il comfort in cabina. Non a caso abbiamo presentato di recente una nuova cabina, la Clever Cab, che equipaggerà tutti i nostri modelli di alta potenza" sottolinea Candiani. "Il progetto proseguirà, sempre con gli operatori spagnoli, con delle giornate dedicate nelle loro aziende per testare e raccogliere feedback sulle nuove soluzioni McCormick, tra cui proprio la nuova Clever Cab".
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Quando vedremo il "trattore del futuro"? Mirco Candiani è fiducioso, "abbiamo lavorato in piena sinergia con gli agricoltori. Questo, da un lato, ci ha confermato che siamo in linea con le esigenze del mercato e, dall'altro, ci ha permesso di tracciare gli sviluppi futuri. E sì, vedremo il trattore del futuro indicativamente nell'arco temporale di 3 anni, durante i quali non mancheranno le novità".
E in Italia?
Per ora nulla è pianificato, ma - come ci racconta Candiani - "in futuro assisteremo a un passaggio anche in Italia. Siamo al lavoro con la filiale italiana per coinvolgere agricoltori e agromeccanici locali in questo tipo di approccio così da raccogliere più feedback possibili da chi effettivamente utilizza i trattori in campo".