Si è tenuto poche settimane fa un interessante incontro tecnico organizzato da Bayer CropScience sulle problematiche legate alla procedura di registrazione di prodotti fitosanitari sulle colture minori e alla progressiva riduzione di molecole autorizzate su queste colture a seguito della revisione europea degli agrofarmaci.

L'incontro, tenutosi di seguito alla presentazione delle nuove molecole che Bayer CropScience intodurrà per la difesa delle colture nei prossimi 2 anni, ha permesso di avere un confronto diretto tra i vari attori della filiera, consentendo di conoscere le posizioni degli enti preposti all'assistenza tecnica e al controllo, dei produttori e della grande distribuzione organizzata, oltre a delineare alcune proposte migliorative.

E' stato tracciato un quadro abbastanza complesso da cui emergono alcuni aspetti salienti:

1) le colture definite "minori" dalla normativa (ovvero i cui prodotti eduli contribuiscono alla dieta giornaliera per meno di 7 grammi, hanno un areale di coltivazione inferiore ai 10.000 ettari o una produzione inferiore alle 200.000 tonnellate/anno) rappresentano in Italia importanti realtà da promuovere, in quanto coprono circa il 30% della produzione orticola; sono inoltre "colture minori" ben 18 prodotti  sui 35 riconosciuti come DOP/IGP in Italia o sono la coltura principale per alcuni areali (come il carciofo in alcune zone del Sud o le principali colture orticole specializzate alla base dell'economia di ampi comprensori agricoli);

2) il risultato della Revisione europea o le recenti variazioni dei residui massimi ammessi di alcune sostanze attive a livello comunitario hanno ulteriormente ridotto i mezzi di difesa a disposizione dei produttori di colture minori, senza una contemporanea introduzione di nuove sostanze attive e formulati.
Questo anche per gli elevati costi di registrazione e i lunghi tempi di ammortamento degli investimenti da parte delle Società produttrici;

3) si rende necessaria l'applicazione pratica di procedure più semplificate e "accelerate" per evitare di lasciare colture "minori ma importanti" prive di adeguati mezzi di protezione, per evitare usi impropri (non previsti da etichetta) e compromettere così l'immagine dell'intero comparto ortofrutticolo per la presenza di residui di sostanze non ammesse.

In conclusione, è stato evidenziato come, anche sulla base delle esperienze maturate da altri Paesi europei, la soluzione a questo annoso problema sia da ricercare nella collaborazione tra tutti gli operatori interessati, dalle istituzioni al mondo della produzione.

Per informazioni: Bayer CropScience - Milano - Tel. 02/39781 - fax 02/39782138 - www.bayercropscience.it