Nel corso degli anni abbiamo visto crescere l'utilizzo dei complementari dietetici per le bovine da latte. Inizialmente erano materie prime atte a sopperire a specifiche esigenze, poi divennero prodotti a tutti gli effetti. Oggi tali prodotti vanno ben oltre la semplice somministrazione di un integratore e sono a pieno titolo dei formulati che supportano l'attività dell'allevatore, del veterinario e dell'alimentarista.

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Tra storia e innovazione

L'integrazione nacque dall'esigenza di coprire adeguatamente i fabbisogni dovuti al miglioramento genetico, altrimenti la genetica avrebbe espresso solo in parte il suo potenziale. In principio fu l'aggiunta "a sessolate", poi divenne un'integrazione bilanciata per le reali necessità aziendali, quelle che tuttora conosciamo e che viene fatta "in carro".

Oggi, con il miglioramento genetico, con le produzioni attuali e con le crescenti dimensioni medie aziendali, abbiamo la necessità di bilanciare al meglio la razione per gli animali più redditizi dell'azienda, tecnicamente il miglior 31,78%. Questi soggetti, infatti, sono i pilastri del reddito aziendale, ma sono anche quelli che più degli altri discostano i loro fabbisogni dalla razione e pertanto sono i più fragili sotto questo punto di vista. Oggi, la nutrizione mirata è fondamentale per colmare e prevenire deficit fisiologico-metabolici che spesso inducono stress e calo produttivo proprio nelle migliori bovine della stalla.


Nutrizione mirata

I boli sono nati per colmare le specifiche e puntuali esigenze di alcuni animali presenti nella mandria. Questi prodotti non sono nati per soppiantare l'integrazione in carro, bensì per ottimizzarla in quanto la razione del carro è tarata per la produzione media prevista in azienda. È quindi chiaro che i boli ruminali non sono "un premio" ma un'esigenza per la buona lattifera ed ogni allevatore dovrebbe considerarne l'utilizzo sugli animali più produttivi.

Negli ultimi anni molte aziende hanno investito nell'integrazione mirata e nella ricerca della forma perfetta, ma i limiti dei prodotti sono stati così riassunti:
  • beveroni, gel e siringhe con formulati in pasta: tali prodotti, pur se economici, necessitavano di più somministrazioni senza poter garantire un'assunzione certa per la bovina a causa delle perdite durante l'ingestione;
  • boli in capsula con soluzioni polverulente: tecnologia che copre solo i fabbisogni delle prime ore e necessita di più dosi. Spesso le capsule sono associate a rottura delle stesse durante la somministrazione;
  • boli a lungo rilascio e di grandi dimensioni: questa tecnologia permette una dose certa di somministrazione, ma a causa delle dimensioni ed essendo privi di rilascio temporizzato, sono biodisponibili solo moltissime ore dopo la somministrazione, vanificandone l'efficacia.
     
La nascita dei boli effervescenti ha segnato un punto di svolta nell'integrazione e nel benessere dell'animale. L'esclusività e la peculiarità di questa tecnologia sono date dal rilascio programmato di ogni singolo nutriente e dalla composizione differenziata per andare a mimare perfettamente i fabbisogni. È il bolo effervescente che si adatta alle esigenze della bovina e non il contrario.

I vantaggi sono innumerevoli: la dose è completa e composta da due distinti boli a composizione diversificata, un bolo a immediato e uno a lento rilascio, somministrati nello stesso istante/applicazione. Questa tecnologia è applicata a due diversi brevetti, Boliflash e Bolifast.

Incidenza dell'ipocalcemia con e senza Boliflash Calcium in Danimarca e Francia (n. 450 capi) Incidenza dell'ipocalcemia con altro prodotto competitor e Bolifalsh Calcium in Ungheria (n.1200 capi)


Tempistiche ottimali

Boliflash garantisce la biodisponibilità dei nutrienti dalla somministrazione fino a ventiquattro ore dopo. Tecnologia fondamentale per l'ipocalcemia, dove Boliflash Calcium libera 20 grammi di calcio (citrato e formiato ad altissima assimilabilità) in massimo venti minuti e ulteriori 20 grammi nelle ore successive per coprire efficacemente le prime settantadue ore postparto. La tecnologia Bolifast permette un rilascio temporizzato, differenziale e graduato dei nutrimenti (Figura 2) con una cinetica di rilascio ottimale per i problemi legati al quadro metabolico postparto (chetosi, blocchi ruminali, ecc). Nel postparto il prodotto sicuramente più largamente suggerito è Bolifast Rumen, non un semplice ruminativo bensì un prodotto specifico per rumine e fegato. Esso possiede principi attivi che favoriscono la ruminoattività, sostanze attive che operano a livello epatico per una maggior efficienza dello stesso, nonché nutrienti che vanno a ridurre l'apporto di acidi grassi non esterificati al fegato (prevenzione della chetosi).

Andamento dei valori ematici dopo trattamento con Boliflash Calcium con soglia di intervento di 7,50mg/l


Conclusioni

I boli con tecnologia Boliflash e Bolifast garantiscono una cinetica di rilascio che mima i fabbisogni della bovina e ciò genera una miglior efficacia dell'integrazione. Boliflash Calcium ha ridotto i casi di ipocalcemia presenti in stalla tanto su gruppi di controllo che su gruppi trattati con prodotti competitor in diversi paesi. Le due tecnologie possono essere somministrate contemporaneamente.

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di Matteo Zacchigna, product manager farm Italy presso Kersia Group