Nella campagna 2009-2010 l’Italia non ha superato la quota di produzione di latte assegnata dall’Unione europea e quindi non dovrà pagare multe. 

I dati pubblicati alla fine di settembre da Agea-Agenzia per le erogazioni in agricoltura già preannunciavano la decisione europea, confermata poi da Roger Waite, portavoce del Commissario europeo all’Agricoltura Dacian Ciolos, che ha dichiarato “sono attese per i prossimi giorni le cifre definitive sulla produzione di latte in Europa per il periodo 2009-2010, ma già ora si può dire che per la prima volta l’Italia non ha superato la propria quota di produzione”. 

"La notizia giunta da Bruxelles, non solo è una bella notizia, ma è anche una conferma che, se l'Italia vuole essere autorevole in campo agricolo presso le istituzioni europee, diventa categorico ed essenziale il rispetto delle regole. Ed è proprio perché di recente abbiamo rispettato le regole che l'Italia non dovrà pagare multe all'Europa perché per la campagna 2009-2010 non è stata 'sforata' per la prima volta in 20 anni la quota di produzione del latte".

"Continuare a rispettare le regole non indulgendo al fascino di scorciatoie da furbetti contribuirà a far accrescere la credibilità e l'autorevolezza di cui abbiamo bisogno, nel momento in cui cominciamo a discutere in consiglio europeo del futuro della Pac - continua Galan - a questo proposito, è utile riflettere sul fatto che l'Europa abbia messo in campo l'Olaf-Ufficio europeo antifrode per fornire assistenza alle nostre forze dell'ordine impegnate a scoprire le truffe sulle quote latte. Grazie a questa importante collaborazione, il Tribunale di Pordenone, nei mesi scorsi, ha condannato a tre anni e mezzo di carcere due persone riconosciute colpevoli di frode per circa 20 milioni di euro"

Questo il commento del ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Giancarlo Galan.