I pareri delle Organizzazioni agricole dopo la modifica del decreto
Confagricoltura: ‘Dicono che diciamo bugie!’
‘I produttori di latte che con fatica hanno continuato a produrre nel rispetto delle norme, chiedono di chiudere nella legalità una defatigante questione in ballo ormai da troppi anni, in modo da poter affrontare le insidie del mercato senza essere contestualmente esposti alla sleale concorrenza di chi volutamente ignora le regole’. Lo ha detto il presidente della Confagricoltura, Federico Vecchioni, intervenendo ad Arcore alla partecipata manifestazione contro il decreto quote latte di Confagricoltura e Cia della Lombardia.
Erano ad Arcore circa 10 mila agricoltori e 2.000 trattori provenienti dalle varie provincie lombarde; presenti anche nutrite delegazioni di produttori di tutte le altre Regioni. Contestualmente un’altra importante e condivisa manifestazione congiunta si è svolta a Gemonio (Varese), con oltre cento trattori che hanno sfilato in corteo.
‘Dicono che diciamo ‘bugie’, ha aggiunto il presidente. ‘Ma la verità sta nei numeri sul prelievo, indicati nella relazione tecnica d’accompagnamento al decreto: oltre il 70% dei 1,671 miliardi di euro, ancora da riscuotere a titolo di prelievo, è dovuto - su di un totale di 8.404 posizioni a debito – da non più di 2.000 realtà produttive; di queste 686 sono responsabili di circa l’80% del prelievo riferibile all’ultima campagna’.
Cia: ‘Le modifiche al decreto non hanno cambiato nulla!’
‘E’ un decreto inaccettabile e le modifiche che sono state introdotte dalla Commissione Agricoltura del Senato non cambiano nulla. Il provvedimento resta fortemente penalizzante per gli allevatori che in questi anni hanno rispettato le regole, anche attraverso onerosi investimenti. Non possiamo, quindi, che essere solidali con i produttori in lotta. Condividiamo e appoggiamo la protesta che oggi si svolge ad Arcore e Gemonio’. Lo ha affermato il presidente della Cia (Confederazione italiana agricoltori) Giuseppe Politi che ribadisce il suo netto dissenso al decreto legge nelle quote latte del ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia.
Coldiretti: ‘Le proteste ad Arcore hanno sapore di demagogia’ ‘Rappresentiamo da soli oltre il 60% degli allevamenti da latte in Italia e ci sentiamo addosso tutta la responsabilità di agire con serietà e coerenza per risolvere concretamente i problemi della nostra gente’. E' quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che portare i trattori ad Arcore ha il forte sapore della demagogia che il tempo giudicherà. ‘Rispettiamo ogni forma di protesta, ma’, ha affermato il presidente della Col diretti, ‘siamo preoccupati e dispiaciuti che i problemi degli allevatori vengano utilizzati per questioni politiche o per regolare i conti all'interno di una singola organizzazione’.
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